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Si tuffa nel lago di Garda e non riemerge: muore in ospedale un turista

Un uomo di 39 anni è morto all’ospedale Civile di Brescia dopo essersi tuffato nel lago di Garda durante una gita in compagnia di un amico.
A cura di Giorgia Venturini
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Si è tuffato nel lago di Garda durante un pomeriggio in compagnia di un suo amico ma non è più riemerso. A soccorrerlo sono state tre persone che hanno assistito a tutto. La vittima, un turista campano di 39 anni, è stato rianimata in spiaggia ma poi è morta una volta arrivato all'ospedale Civile di Brescia.

Il tuffo in acqua durante una gita con un amico

Tutto è accaduto verso le 17.45 di ieri venerdì 24 marzo. L'uomo ha pensato di tuffarsi in acqua nonostante in spiaggia a Salò, in provincia di Brescia, la temperatura è ancora bassa. Si trovava in compagnia di un amico che quando non ha più visto riemergere il 39enne ha iniziato a urlare. In suo aiuto sono arrivate tre persone, tra cui anche un guardacoste fuori servizio.

L'uomo è stato recuperato quando ormai aveva perso già i sensi sott'acqua. Subito è stato portato a riva dove il suo cuore ha ripreso a battere dopo diversi minuti di manovre di rianimazione. Poi l'arrivo dell'ambulanza che lo ha portato nei pressi dello stadio Turina dove era pronta al decollo un'eliambulanza. Il 39enne è arrivato in ospedale in codice rosso. Purtroppo non si è più ripreso, è morto dopo poche ore.

Con il caldo aumentano i casi di bagnanti in arresto cardiaco

La scorsa estate non sono stati pochi i morti dopo un tuffo nel lago. Allora Carlo Cardinali del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano a Fanpage.it aveva spiegato così il motivo dell'alto numero di vittime: "Chi intende bagnarsi o semplicemente fare un tuffo non tiene conto di un elemento molto importante legato all'aumento di calore nel corpo. Questo cambio così repentino di temperatura tra la temperatura del corpo e il freddo dell'acqua porta a una diminuzione del battito cardiaco e della pressione arteriosa. Questo in alcuni casi può dare origine a una diminuzione del flusso di sangue al cervello che fa perdere i sensi alla persona".

Ora in Lombardia non è ancora tempo di alte temperature, ma tra qualche mese è necessaria la massima attenzione per evitare che si ripetano casi simili a quelli dello scorso anno.

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