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Michelle, la donna che ha bisogno di 5 trapianti: “Dopo il cesareo le è esploso l’intestino”

Michelle Oddy è una mamma inglese di quarantatré anni affetta dal morbo di Crohn che sta aspettando un nuovo fegato, un pancreas, l’intestino tenue, l’intestino crasso e metà dello stomaco. Una fistola anni fa le ha lacerato la cicatrice del cesareo, causandole un’insufficienza multiorgano molto grave.
A cura di S. P.
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In Inghilterra c’è una donna che ha bisogno di cinque trapianti. Lei si chiama Michelle Oddy, è una parrucchiera di 43 anni e a raccontare la sua drammatica situazione sono i tabloid locali. Michelle da quando era adolescente combatte contro una malattia e la situazione è peggiorata dopo che una mattina del 2014 il suo intestino è letteralmente “esploso”. Quella mattina Michelle si è risvegliata ricoperta delle proprie feci e del proprio sangue: una fistola le aveva lacerato la cicatrice del taglio cesareo che aveva subito 10 anni prima causandole una insufficienza pluriorgano. Come riportato dai media locali, da anni la donna convive con il morbo di Crohn, una malattia che causa il rigonfiamento di alcune parti dell’apparato digerente. Da tempo, a causa della sua malattia, Michelle è costretta ad alimentarsi solo con cibi liquidi endovena e più volte è finita in ospedale in condizioni critiche.

L'intervento è complesso e rischioso – Lo scorso anno la donna ha avuto una nuova ricaduta ed è dovuta tornare in ospedale. I suoi organi si sono deteriorati ancora di più e ha rischiato di morire. Per provare a salvarsi la donna ha deciso di sottoporsi a un delicatissimo trapianto multi-organo. Le servono un nuovo fegato, un pancreas, l’intestino tenue, l’intestino crasso e metà dello stomaco. Quando e se gli organi saranno disponibili e compatibili, Michele verrà sottoposta a un lunghissimo intervento all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge, l’unica struttura nel Regno Unito in grado di affrontare trapianti di questo tipo. La quarantatreenne sa che si tratta di un intervento rischioso ma lei, anche che se con difficoltà, alla fine ha scelto di guardare al 65 percento di probabilità di riuscita: “Voglio tornare a godermi la mia vita e a correre in bicicletta con mia figlia”, ha detto.

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