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Miami sbanca Oklahoma in gara 2, Lebron James trascina gli Heat

Il “Prescelto” segna 32 punti nella vittoria 100-96 di Miami sul campo dei Thunder nella seconda partita delle finali Nba 2012. Wade ne mette 24, dall’altra parte non bastano le prove di un super Durant (32), di Westbrook e Harden.
A cura di Vincenzo Di Guida
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Il "Prescelto" segna 32 punti nella vittoria 100-96 di Miami sul campo dei Thunder nella seconda partita delle finali Nba 2012. Wade ne mette 24, dall'altra parte non bastano le prove di un super Durant (32), di Westbrook e Harden.

I Miami Heat passano alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma 100-96 in gara 2 delle finali Nba, portando la serie in parità (1-1). Gli ospiti dettano il ritmo per tre quarti pieni trascinati da un sontuoso Lebron James, e da un Wade tornato ad essere Wade, ma subiscono il veemente ritorno di Durant e compagni che nel finale hanno anche il tiro per mandare la gara ai supplementari. Il tiro di Kevin Durant (fallo non fischiati dagli arbitri a James) trova solo il ferro, e il “Prescelto” dalla lunetta chiude il conto.

Miami parte a razzo, OKC arranca – Come nel primo episodio della serie, Miami parte lanciata, anzi lanciatissima. Spoelstra propone diversi aggiustamenti con un quintetto atipico. Fuori Haslem, dentro Bosh da numero cinque. E’ una mossa che disorienta i Thunder. Oklahoma fa confusione in attacco, gli Heat non perdonano nulla. Wade inizia con grande convinzione e la squadra si carica. James inventa, non è possibile limitarlo, e quando OKC ci riesce LBJ trova un grandissimo e letale Battier sugli scarichi. Il parziale è devastante 16-2. Brooks si affida a James Harden. Il “Barba” non tradisce e ferma l’emorragia con 7 punti fila. Miami alla fine del primo quarto conduce di 12 punti (27-15). Gli Heat allungano in apertura di secondo periodo raggiungendo anche i 16 punti di vantaggio. I Thunder restano aggrappati alla partita solo grazie alla classe di Kevin Durant. A differenza di gara 1 i lunghi di Oklahoma non sono un fattore. Ibaka è marginale alla partita, Perkins in partita non ci entra mai, e Collison vede il parquet solo per 12’ senza lasciare il segno. Lo svantaggio resta invariato all’intervallo lungo.

Il ritorno dei Thunder è spento da Lebron James – Miami difende forte e muove la palla in attacco. Gli Heat sembrano avere la partita in pugno, ma non hanno fatto i conti con il grande cuore dei Thunder. La chiave della rimonta di OKC si chiama Russell Westbrook. Il prodotto di Ucla si scatena nel secondo tempo e riporta i suoi in linea di galleggiamento. I padroni di casa minuto dopo minuto riducono lo svantaggio, ma non riescono a completare la rimonta, anche perché dall’altra parte un silenzioso ma decisivo Chris Bosh, mette dentro canestri importanti. Nel quarto periodo, gli Heat iniziano a tenere la palla troppo ferma, mentre sale in cattedra Durant che segna canestri di abbacinante bellezza. Gli Heat affannano nel finale, ma prima Wade poi James con un tiro appoggiato al tabellone con altissimo coefficiente di difficoltà, consentono agli ospiti di restare avanti nel finale. I Thunder non ci stanno, Miami sembra sulle gambe quando Fisher ruba un pallone sulla rimessa a Wade, palla a Westbrook che pesca Durant per la bomba del -2 (98-96). Sul possesso successivo James prova ad ammazzare i Thunder con un tiro da tre punti che trova solo il ferro. L’ultima azione è per OKC che sulla rimessa laterale dopo il timeout trova Durant. Sul tiro del numero 35 c’è fallo, ma gli arbitri non fischiano. E’ finita. James sigilla il successo con i liberi del 100-96.

Punti: James 32, Wade 24, Battier 17, Bosh 16 (MIA); Durant 32, Westbrook 27, Harden 21 (OKC)

Rimbalzi: Bosh 15, James 8 (MIA); Perkins, Westbrook 8 (OKC)

Assist: James, Wade 5 (MIA); Westbrook 7 (OKC)

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