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Manovra, vertice a Palazzo Chigi: “Lavoriamo per stabilità dei conti e riduzione debito”

Un nuovo vertice telefonico a quattro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i due vicepresidenti, Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria per rassicurare i mercati in vista della manovra d’autunno e del quadro programmatico che verrà presentato a settembre.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il quadro programmatico, come è noto, concilia il perseguimento degli obiettivi programmatici del governo con la stabilità delle finanze pubbliche ed in particolare la continuazione del percorso di riduzione del rapporto debito/Pil". Durante un vertice telefonico che si è svolto ieri, 13 agosto, tra il ministro dell'Economia Giovanni Tria e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stato esaminato il quadro macroeconomico ed è stato condiviso il lavoro in corso per la definizione dei dettagli del quadro programmatico che verrà presentato a settembre, le cui linee generali sono state già fissate, in vista anche di quella che sarà la prossima manovra d'autunno.

Il governo sta cercando dunque di rassicurare i mercati, come già aveva fatto ieri Luigi Di Maio in un'intervista, in cui ha spiegato: "I provvedimenti fondamentali del contratto li faremo col massimo rispetto degli equilibri di bilancio, ma anche chiedendo all'Europa di farci fare le riforme che ci permetteranno di abbattere il debito pubblico" – e poi ha aggiunto – "Il tetto del 3% di deficit non ci sarà bisogno di sforarlo. Con Conte e Tria convinceremo la Ue a farci fare riforme che porteranno all'abbassamento del debito e all'aumento della domanda interna". Le dichiarazioni di Di Maio sembravano una risposta a quelle fatte dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti, il quale prevede un attacco speculativo all'Italia a fine mese: "L'attacco io me lo aspetto" – ha detto in un'intervista al quotidiano Libero – "i mercati sono popolati da affamati fondi speculativi che scelgono le loro prede e agiscono".

Quello si che si dovrà adesso capire è se si procederà davvero a piccoli passi, come auspica il governo, con le riforme previste nel contratto, senza tentare di forzare i vincoli imposti dall'Europa, oppure se avrà la meglio l'area più riformista Lega-M5S, e quindi se ci saranno già scossoni nella manovra economica per realizzare le misure promesse in campagna elettorale. Quello che investitori vogliono capire è appunto se il governo giallo-verde farà attenzione appunto, come ha promesso, alla stabilità delle finanze pubbliche e alla continuazione del percorso di riduzione del rapporto debito/Pil.

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