2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mancata cattura di Provenzano: il generale Mori assolto dall’accusa di favoreggiamento

L’ex direttore dei servizi segreti Sisde assolto in Cassazione dall’accusa di favoreggiamento aggravato in relazione alla mancata cattura del boss Provenzano.
A cura di Antonio Palma
2 CONDIVISIONI
Immagine

L'ex generale dei carabinieri ed ex direttore dei servizi segreti Sisde, Mario Mori, non ha favorito nella sua latitanza l'allora super ricercato numero uno in Italia, il boss dei boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano. Lo ha stabilito definitivamente una sentenza della Corte di Cassazione che giovedì ha assolto da ogni accusa Mori  e l'ex colonnello dei carabinieri Mauro Obinu, entrambi accusati del reato di favoreggiamento aggravato in relazione alla mancata cattura del boss Provenzano a Mezzojuso nell'ottobre del 1995.

I giudici della VI sezione penale della Corte di Cassazione infatti hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura Generale di Palermo contro la sentenza, pronunciata il 19 maggio del 2016, con cui i giudici della Corte d'appello avevano assolto Mori e Obinu con la formula "perché il fatto non costituisce reato". I due erano accusato di non aver fornito i mezzi necessari per la cattura dopo aver saputo da un confidente di un vertice mafioso a cui partecipava Provenzano.

Per la corte d'appello di Palermo la scelta dell'ex comandante del Ros Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu di non dare seguito alle indicazioni del confidente fu solo il "frutto di una, sicuramente  colpevole, sottovalutazione dell'importanza dello spunto investigativo", una "omissione" che ha messo in risalto una "condotta negligente e poco solerte" ma non c'era volontarietà del dolo.

I due alti ufficiali dei del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri erano stati già assolti dalle accuse anche in primo grado ma la Procura ha deciso di portare avanti il procedimento giudiziario prima in appello e poi in Cassazione. Davanti ala suprema Corte il sostituto procuratore generale di Cassazione, Perla Lori, aveva sollecitato per l'ultima volta l'accoglimento del ricorso della Procura generale di Palermo chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza d'appello, ma i giudici sono stati di altri parre dichiarando non ammissibile il ricorso.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views