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Malasanità, l’audio choc del chirurgo: “Ho lasciato ammazzare una paziente”

La registrazione tra due medici all’Ospedale San Carlo di Potenza pubblicata da Basilicata24: “Se avessi coraggio dovrei denunciarmi”, confessa uno all’altro, che poi accusa il primario di aver insabbiato il caso.
A cura di Biagio Chiariello
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“Ho lasciato ammazzare deliberatamente una persona… sono responsabile della morte di quella persona… dovrei andare ad autodenunciarmi, però verrei licenziato”. E’ la confessione di un chirurgo pubblicata, tramite una videoregistrazione, sul sito Basilicata24. È l’inverno del 2013, due medici rievocano un intervento di routine per la sostituzione di una valvola cardiaca il 23 maggio di quell’anno nella sala operatoria dell’ospedale San Carlo di Potenza. L’operazione però va male. “Tu puoi ammazzare un cristiano in mille modi ma non deliberatamente, non sapendolo", afferma il dottore, che poi accusa il primario di aver voluto insabbiare come sono andati veramente i fatti in sala operatoria per evitare di prendersi le dovute responsabilità. "Se lo sapeva. lo ha fatto apposta e io gli ho lasciato ammazzare una persona" dice.  "Io se avessi coraggio dovrei andarmi ad autodenunciare ma alla fine verrei licenziato, alla fine sarei io quello licenziato, perché lui è coperto dalla politica che lo salva, figurati", afferma ancora il chirurgo.

Tra l'altro G. (collega che aveva appena terminato il turno di notte e quindi non era presente al momento dei fatti, ndr) era inebetito, era spaventato, lui (il primario) è arrivato un bel po' di tempo dopo ed era ancora più spaventato, ha clampato (pinzettatura strumentale l'arteria recisa, ndr) e basta". Quindi è avvenuta l’operazione, "così poi diciamo che è morta per una complicanza non legata all'intervento, ma legata a questa lacerazione, e come si dimostra che una paziente muore con una lacerazione? E come si dimostra? Perché è morta, e perché non lo hai fatta tu, perché se ne va in galera lui", aggiunge. Secondo il medico, il primario “mi odia perché lo tengo per i coglioni”. E guarda a quelli che potrebbero essere i risvolti "4 contro 1 e io vengo buttato fuori dall'ospedale, di fronte a queste cose la giurisprudenza non è veloce – spiega -. Intanto ti sospendono e tu rimani mesi e mesi a casa a non fare un cazzo, hai capito? Così funziona. Io se avessi fatto quello che avrei dovuto fare mi avrebbero subito sospeso”. La procura di Potenza ha aperto una inchiesta sul caso.

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