Lotta all’Isis, Obama: “Italia e alleati pronti a fare di più”

Il presidente americano Barack Obama si è riunito al Pentagono col Consiglio per la sicurezza nazionale per fare il punto sulla strategia anti-Isis in Iraq e Siria. “La lotta contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq continua a essere difficile ma noi diciamo ai militanti: Non potete più nascondervi, sarete i prossimi a essere colpiti”: è quanto ha detto il presidente Usa intervenendo dopo la riunione. Rilanciando la lotta all’Isis Obama, citando direttamente anche l’Italia, ha detto che “tutti i nostri alleati sono pronti a fare di più”: “Gli Stati Uniti fanno la loro parte, come lo fanno i nostri alleati, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Australia”, ha spiegato il presidente sottolineando che, appunto, bisogna fare di più. “Dobbiamo cercare di far sì che i progressi nella lotta all’Isis siano più rapidi”, ha aggiunto al termine della riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale al Pentagono.
“Abbiamo colpito l’Isis al cuore” – Obama ha quindi chiesto al segretario alla Difesa, Ash Carter, di recarsi nella regione mediorientale per incontrarsi con gli alleati e fare il punto della situazione. Compito di Ash Carter sarà quello di “lavorare con i partner della coalizione affinché ci sia più supporto su questo fronte”. Il presidente Usa ha anche ricordato i responsabili dello Stato islamico uccisi negli ultimi mesi. Ha inoltre detto che l’Isis ha perso il 40% delle zone che una volta controllava in Iraq. “Li abbiamo colpiti al cuore e renderemo loro sempre più difficile avvelenare il mondo”, ha proseguito sottolineando come la guerra sia resa difficile dal fatto che i militanti dello Stato islamico “si nascondono dietro alla popolazione civile, e dobbiamo colpirli con estrema precisione, con precisione chirurgica”. “Stritolando il loro cuore – ha detto ancora Obama – rendiamo più difficile per l'Isis diffondere la sua propaganda e il suo terrore nel mondo”.