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Libia: l’ultimatum dei ribelli cadrà nel vuoto?

Le truppe di Gheddafi sembranon non intenzionate ad arrendersi. Tripoli, intanto, è saldamente in mano ai ribelli. E per Frattini alla caduta del Raìs manca davvero poco.
A cura di Alfonso Biondi
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Libia

Sabato scadrà ufficialmente l'ultimatum dei ribelli ai lealisti di Gheddafi. Mustafa Abdel Jalil, presidente del Consiglio Nazionale di Transizione, continua a ribadire che se non verrà trovata una soluzione pacifica entro sabato, si passerà direttamente all'azione militare. Tradotto: o Gheddafi si arrende o ci sarà un altro spargimento di sangue. Le ultime indiscrezioni che arrivano dalla terra libica sembrano però andare in un'unica direzione: il Raìs non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca. E a partire da sabato c'è da attendersi la battaglia finale.

JALIL: "LA NUOVA LIBIA NON HA BISOGNO DEGLI ALLEATI"– Il Consiglio Nazionale di Transizione, intanto, ha chiesto e ottenuto dalla Gran Bretagna lo scongelamento di 1,5 miliardi di dollari facenti capo a Gheddafi e sottoposti alle sanzioni Onu: denaro fresco che servirà a sostenere la causa ribelle, ad aiutare la popolazione e a riprendere a pompare petrolio. E il Cnt già pensa al dopo Gheddafi. Mustafa Abdel Jalil, dopo alcuni colloqui con esponenti della Comunità internazionale, ha fatto sapere che nel futuro della Libia non è prevista la presenza delle forze alleate: "La nuova Libia non ha bisogno di alcuna forza, internazionale o musulmana, per mantenere la sicurezza" ha dichiarato.

TRIPOLI E SIRTE- Tripoli è saldamente in mano ai ribelli. Nonostante in città ci siano ancora alcune milizie di Gheddafi, Ahmad Darat, Ministro degli Interni ad interim, ha fatto sapere che "la capitale è sicura" e che è stato creato "un team per la sicurezza per gestire la crisi e mantenere la sicurezza nella capitale". A Sirte, città roccaforte dei lealisti, fino a sabato verrà rispettato il coprifuoco voluto dal Cnt. Gli aerei della Nato, però, continuano i loro raid nelle zone limitrofe alla città.

FRATTINI: "MANCANO POCHISSIMI GIORNI"- Il Ministro degli esteri Franco Frattini, intervistato da Alessandro Milan a Radio 24, ha fatto sapere che "la missione Nato  si concluderà quando la Libia sarà dichiarata liberata. Ragioniamo in termini di pochissimi giorni". Il Ministro ha poi sottolineato che "se Sirte cadrà, come mi auguro entro sabato, questo sarà il pilastro definitivo della caduta del regime".

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