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Libia, continuano gli scontri vicino Tripoli: l’Eni fa evacuare il personale italiano

Continuano gli scontri intorno a Tripoli, in Libia, con le forze della Libyan National Army (Lna) guidate dal generale Khalifa Haftar che si avvicinano alla capitale. Intanto l’Eni ha deciso di procedere con l’evacuazione del personale italiano a Tripoli, una decisione presa per motivi precauzionali.
A cura di Stefano Rizzuti
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Rimane alta la tensione in Libia. E gli scontri seguiti all’annuncio del generale Khalifa Haftar di voler marciare su Tripoli preoccupano e riguardano anche il personale italiano in Libia di Eni, che ha deciso così di procedere con l’evacuazione. Una “decisione precauzionale” per il personale italiano dell’Eni che si trova a Tripoli, ma anche nel giacimento di Wafa, in Tripolitania, e in quello di El Feel. Intanto continua l’offensiva di Haftar e della Libyan National Army (Lna) contro il governo che controlla Tripoli, guidato da Fayez Serraj. Gli scontri sono ripresi questa mattina alla periferia sud della capitale, con il timore che già nella giornata di oggi o in quella di domani possa esserci uno scontro armato di proporzioni più grandi.

Le Nazioni Unite hanno rivolto alle truppe di Haftar un appello per fermare la loro avanzata militare su Tripoli, in seguito alle preoccupazioni derivanti dall’escalation nel Paese. A riportarlo è l’emittente Al Jazeera. Scontri si sono registrati anche nella notte vicino all’aeroporto di Tripoli, a circa 30 km a Sud della città. Ora il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si appella alla Lna chiedendo di “fermare tutti i movimenti militari e diminuire le attività militari”. Il segretario generale del Consiglio di sicurezza, Antonio Guteress, che è stato a Tripoli negli scorsi giorni, ha tenuto vari incontri, anche con gli stessi Sarraj e Haftar, dicendosi molto preoccupato dalla situazione nel Paese.

Per fermare l’escalation militare, intanto, Guteress avrebbe proposto un incontro a Ginevra tra Serraj e Haftar. Secondo quando riporta l’Adnkronos, il generale avrebbe rifiutato la richiesta di fermare le operazioni, pur acconsentendo all’idea di un incontro. Ma l’idea sembra difficile da accettare per Guterres, il cui obiettivo è quello di fermare le operazioni militari.

Gli uomini di Haftar, dopo alcuni scontri con le forze fedeli al consiglio presidenziale libico, si sono ritirati da al-Aziziya, vicino Tripoli, verso Gharian, dove erano entrati giovedì senza combattere. Le forze di Haftar sarebbero intanto arrivate a 11 chilometri a Sud-Est di Tripoli.

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