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L’erede della Coca Cola nei guai: trovato con 5mila piante di cannabis, con lui Rhys Meyers

Alki David, erede della Coca Cola Hellenic, è stato arrestato sull’isola caraibica di St. Kitts dopo che funzionari della dogana hanno trovato nel suo jet privato ben 5mila piantine di cannabis, per un valore totale di 1,3 miliardi di dollari. Insieme a lui c’erano anche il suo socio in affari, Chase Ergen, e l’attore irlandese Jonathan Rhys Meyers, che è stato subito rilasciato.
A cura di Ida Artiaco
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Alkiviades David e Jonathan Rhys Meyers.
Alkiviades David e Jonathan Rhys Meyers.

Cinquemila piante di cannabis per un valore totale di 1,3 miliardi di dollari. È questo il bottino che la polizia caraibica ha trovato sul jet privato di Alkiviades David, noto come Alki David, fortunato 50enne erede miliardario della Coca Cola Hellenic. David è stato arrestato all'aeroporto internazionale Robert L. Bradshaw sull'isola caraibica di St. Kitts, dove si trovava insieme al suo socio in affari Chase Ergen, 66 anni, e all'attore irlandese Jonathan Rhys Meyers, 41 anni e famoso per i suoi ruoli da protagonista nella serie tv "I Tudor". Quest'ultimo, tuttavia, è stato solo perquisito e poi lasciato andare, mentre David, dopo essere stato trattenuto per diverse ore, è stato arrestato.

I tre, insieme ad altre due persone, e cioè la mamma e la suocera di Meyers, sono stati bloccati dai funzionari della dogana, che avevano scoperto le piantine di cannabis nel jet privato con cui stavano per decollare dall'isola. David si è difeso affermando che le piante erano "tutte canapa" e facevano parte di una nuova impresa per "sviluppare un business legale della cannabis" nei Caraibi orientali. I funzionari della Polizia di San Cristoforo e Nevis hanno dichiarato al Daily Express che David ed Ergen sono stati accusati di possesso di droghe controllate e importazione di un farmaco controllato nella federazione. David, azionista di maggioranza del Leventis-David Group, che possiede impianti di imbottigliamento di Coca-Cola Hellenic in 28 paesi, ha anche fondato altre società, tra cui una attiva nel commercio di olio estratto da pianta di cannabis per la cura di svariate malattie. Il suo obiettivo sarebbe dunque stato quello di ampliare il business della canapa legale, rendendo l'isola leader nel settore. Ma questa giustificazione non ha convinto gli inquirenti che hanno provveduto al suo arresto. Alcune ore dopo, tuttavia, David è stato rimesso in libertà dopo aver pagato una cauzione di più di 30mila dollari. Tuttavia dovrà comunque presentare le sue ragioni presso la Magistrate Cour di Basseterre.

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