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La Ue approva nuove sanzioni alla Russia, Mosca: “Risponderemo”

Le sanzioni per la crisi ucraina entreranno in vigore venerdì, Mosca avverte: “Agiremo di conseguenza”.
A cura di Antonio Palma
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AGGIORNAMENTO – Obama si schiera con l’Europa – “Oggi ci uniamo all'Unione europea” nell'inasprire le sanzioni contro la Russia “in risposta alle azioni illegali in Ucraina”. Ad affermarlo il presidente americano Barack Obama. I settori ulteriormente colpiti sono quello finanziario, dell'energia e della difesa: “Amplieremo – ha spiegato l’inquilino della Casa Bianca – le sanzioni contro i settori finanziari, dell'energia e della difesa russi. Queste misure aumenteranno l'isolamento politico della Russia e i costi che dovrà sopportare”.

Mosca avrebbe già preparato le sue nuove misure di ritorsione contro le nuove sanzioni europee e potrebbero riguardare l'importazione di auto: è quanto ha detto, invece, il consigliere economico del Cremlino Andrei Belousov, citato da Ria Novosti. Il consigliere ha spiegato: “Il ministero per lo sviluppo economico, che io sappia, ha già preparato la lista dei prodotti ma spero che il buon senso finirà col prevalere e non saremo costretti ad introdurre queste misure”. Interpellato sui prodotti che potrebbero essere colpiti, Belousov ha parlato di “tutta una serie di prodotti non agricoli per i quali i nostri partner, soprattutto europei, dipendono più dalla Russia che non la Russia da loro”.

Nonostante la tregua tra Kiev e i ribelli filorussi in gran parte stia reggendo, l'Unione europea ha deciso di dare il via libera alle nuove sanzioni economiche contro la Russia per la crisi Ucraina. A quanto si apprende da Bruxelles, le sanzioni contro Mosca entreranno in vigore già a partire da domani, venerdì 12 settembre. Le nuove misure decise dai 28 lunedì scorso ma sospese in attesa degli sviluppi della situazione nell'Est dell'Ucraina,  dovrebbero essere presto seguite da analoghi provvedimenti da parte dell'amministrazione statunitense. Il pacchetto maggiore delle sanzioni riguarda in particolare il blocco dell'accesso ai mercati e ai capitali europei per le compagnie russe di proprietà statale sul fronte dell'energia e della difesa. La decisione dell'Ue è arrivata al termine di un dibattito molto accesso sull'opportunità di andare avanti con le sanzioni in un momento di relativa calma nell'area. Alla fine si è deciso di portare a termine quanto già stabilito in modo da mettere maggiore pressione alla Russia per un definitivo trattato di Pace.

Van Rompuy: "Sanzioni modificate in base alla situazione"

Dal suo canto la Russia parla di atto ostile dell'Unione Europea e promette una risposta a breve termine. Per il Ministero degli Esteri russo le sanzioni Ue rappresentano "una linea assolutamente non amichevole e contraddicono gli interessi della stessa Unione Europea". Per questo il Cremlino ha annunciato una "risposta adeguata" alle nuove sanzioni europee, che sarà proporzionata "ai danni causati all'economia russa". Secondo indiscrezioni Mosca sarebbe pronta a limitare le importazioni di automobili usate, di alcuni prodotti industriali leggeri e di certi tipi di tessuti dalla Ue. Ad ogni modo il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha lasciato le porte aperte ad una revisione delle sanzioni anche in breve tempo. "Abbiamo già sottolineato la reversibilità e la possibilità di aumentare le nostre misure restrittive" ha spiegato Van Rompuy, aggiungendo: "Gli ambasciatori dei 28 entro fine mese valuteranno la messa in atto del piano di pace. Commissione e Servizio europeo di azione esterna (Seae) devono valutare la situazione e se la situazione lo consente fare proposte per la revisione delle sanzioni".

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