La ‘Madre di Satana’, la bomba dell’Isis che ha seminato sangue da Parigi a Bruxelles
L’hanno ribattezzata con un nome assolutamente inquietante: ‘la Madre di Satana', è l’esplosivo più utilizzato dai terroristi jihadisti. Le sue tracce sono state rinvenute all'aeroporto di Bruxelles come al teatro Bataclan di Parigi o nei campi di battaglia siriani. In particolare, il ritrovamento di 15 chilogrammi di esplosivo Tatp a Shaerbeek, all'interno del covo dei tre uomini del commando della strage all'aeroporto di Zaventem, conferma la predilezione dei miliziani europei vicini allo Stato Islamico per questa sostanza. In realtà anche prima che il Daesh prendesse il sopravvento tra le organizzazioni terroristiche di matrice islamica, all’epoca di Al Qaeda era stato impiegato negli attentati di Londra del 2005 e, fortunatamente senza successo, anche da Richard Reid, passato alla storia come ‘l’uomo delle scarpe bomba’, che non riuscì a farsi esplodere su un volo Parigi-Miami nel dicembre 2001. Più recentemente nell’attentato alla Maratona di Boston nel 2013.
Come si realizza la ‘Madre di Satana'
Il Tatp è un esplosivo tanto facile da realizzare quanto potente dei suoi effetti. Si ottiene attraverso un mix di acetone, acqua ossigenata e un acido che può essere solforico, cloridrico o nitrico in proporzioni precise. Tutti ingredienti acquistabili praticamente in ogni supermercato. Chiunque può così diventare un potenziale attentatore. Più complicato è maneggiare la sostanza per evitare esplosioni accidentali. Proprio per questa sua instabilità, combinata alla grande potenza, il Tatp non viene quasi mai utilizzato per assemblare ordigni improvvisati in zone di guerra.
Una bomba sempre più diffusa in Medio Oriente
Secondo quanto scrive l'Afp, in Medio Oriente sono sempre più coloro che producono Tatp. In diverse zone sono state edificate delle vere e proprie officine di esplosivo a disposizione dei guerriglieri dell’Isis. L'associazione Conflict Armament Research ha identificato grazie a una inchiesta durata venti mesi che 51 fabbriche che in 20 paesi, come la Turchia, la Russia ma anche il Belgio e gli Stati Uniti, hanno fornito a questi laboratori i componenti necessari per fabbricare la "madre di Satana".