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La Cgil lancia l’allarme cassa integrazione, a febbraio +49%

Da uno studio del sindacato confederale su dati inps emerge un boom di ricorso alla Cig nel mese di febbraio che coinvolge oltre 400 mila lavoratori che vedono decurtati i loro stipendi.
A cura di Antonio Palma
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Da uno studio del sindacato confederale su dati inps emerge un boom di ricorso alla Cig nel mese di febbraio che coinvolge oltre 400 mila lavoratori che vedono decurtati i loro stipendi.

A febbraio boom di ricorsi alla cassa integrazione, lo rivela la Cgil nell'ambito dello studio realizzato dall'osservatorio permanente Cig del dipartimento Settori produttivi del sindacato, stilato in base ai dati diffusi dall'Inps. Rispetto a gennaio si registra un +49%, mentre più contenuta la crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso che comunque resta notevole con un +5,16%. Per il sindacato confederale è un chiaro sintomo di “un’economia avvitata in una pericolosa fase recessiva” che butta altra benzina sulle polemiche sulla riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali.

Un sintomo di recessione secondo la Cgil – “La cosiddetta recessione tecnica comincia a dispiegare i suoi effetti sui lavoratori con un balzo deciso nella richiesta di ore di cassa” ha spiegato il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere presentando i dati che, secondo i calcoli del sindacato, riguardano circa 400 mila lavoratori coinvolti nei processi di cassa integrazione. Un taglio di stipendi per oltre 525 milioni di euro che equivalgono a circa 1300 euro in meno per ogni singolo lavoratore. Un fenomeno che ha interessato ugualmente la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria, con la prima che ha avuto un balzo del +23,90% sul mese precedente e la Cigs che invece a fatto segnare un +20,39%. Per quest'ultima però vi è stata una flessione rispetto al 2011 dell'11%.

Il commercio e il settore Meccani i più colpiti – Peggio è andata con la Cassa integrazione in deroga, quella che verrebbe abolita con la riforma degli ammortizzatori voluta dal Governo, che a febbraio ha registrato un +133,96% rispetto a gennaio e un +10,44% sullo stesso bimestre gennaio-febbraio del 2011. Ad essere coinvolti un po' tutti i settori produttivi ma il ricorso alla Cigs è stato maggiore per il commercio e il settore meccanico. Tra le Regioni che più ricorrono alla Cassa integrazione Lombardia e Veneto anche se il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di Cigs sono sempre di più in calo. La misura infatti riguarda sempre di più grandi e pochi gruppi industriali con più insediamenti in diverse zone del Paese.

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