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9 Ottobre 2025
11:00

Come vedono i gatti al buio: cosa sono i “bastoncelli” e a cosa servono

I gatti vedono bene al buio grazie ai bastoncelli, fotorecettori molto sensibili alla luce, e al tapetum lucidum che la riflette amplificandola. Le pupille si dilatano per catturare più luce, ma nel buio assoluto neanche loro riescono a vedere.

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Che sia giorno o notte i gatti non hanno problemi a muoversi in casa, anzi, da buoni animali crepuscolari è proprio quando la luce solare si attenua che diventano più attivi. La capacità di orientarsi quando la luce è assente è un prezioso adattamento che li ha portati a sviluppare una peculiare struttura degli occhi e, in particolare, i cosiddetti bastoncelli, cellule specializzate che li aiutano a vedere in condizioni di scarsa luminosità. Anche la capacità delle pupille di dilatarsi e restringersi contribuisce a questo super potere felino.

I gatti possono vedere al buio?

Il  gatto in quanto predatore crepuscolare si è evoluto per essere attivo soprattutto al tramonto e all’alba. In queste ore la luce è minima, ma anche se a noi sembra troppo scuro per lui è più che sufficiente. Dal punto di vista anatomico, l’occhio felino e quello umano sono molto simili: entrambi possiedono nella retina due tipi di fotorecettori, coni e bastoncelli. I coni permettono di percepire i colori e funzionano al meglio in piena luce, mentre i bastoncelli rilevano il bianco e nero e sono estremamente sensibili alle variazioni luminose.

La proporzione tra questi due recettori è diversa nei gatti rispetto a noi: la retina del felino possiede fino a tre volte più bastoncelli rispetto a quella umana. Questo significa che, quando l’illuminazione è scarsa, il loro occhio riesce a catturare e interpretare una quantità di luce molto maggiore. Il rovescio della medaglia è una minore sensibilità ai colori: i gatti vedono meno sfumature rispetto agli esseri umani, ma distinguono meglio i contrasti di luce e movimento.

Un altro elemento chiave della loro vista è il tapetum lucidum, uno strato di cellule situato dietro la retina che agisce come uno specchio e che porta i mici a spalancare gli occhi molto spesso. Questa membrana riflette la luce che entra nell’occhio, permettendo ai bastoncelli di amplificare la percezione visiva. È proprio grazie al tapetum lucidum che gli occhi dei gatti sembrano brillare al buio quando vengono colpiti da un fascio di luce. Infine, la pupilla è estremamente flessibile: di giorno si restringe fino a formare una sottile fessura verticale, mentre di notte si dilata quasi completamente per catturare ogni minimo raggio luminoso.

Come funziona la vista dei gatti quando manca la luce

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Quando la luce scarseggia, entra in gioco il complesso equilibrio tra bastoncelli, tapetum lucidum e pupille. I bastoncelli sono la maggioranza dei fotorecettori nella retina e riescono a percepire tutte le variazioni luminose permettendo così al gatto di percepire movimenti impercettibili per il nostro occhio.

In condizioni di scarsa luminosità la pupilla si dilata al massimo, lo possiamo notare quando ci appare come un grande cerchio nero che cattura più luce possibile. Insieme al tapetum lucidum, che riflette e amplifica la luminosità.

Perché i gatti non vedono nel buio assoluto

Proprio perché sono animali crepuscolari e non notturni, quando la luce manca completamente i gatti non vedono perfettamente. I bastoncelli, infatti, pur essendo estremamente sensibili alla minima fonte luminosa hanno comunque bisogno di luce per funzionare. Al buio assoluto, quindi, i gatti non vedono, esattamente come accade agli esseri umani.

In queste situazioni entrano in gioco altri sensi e altri organi, come le vibrisse, capaci di percepire movimenti d’aria e gli ostacoli, permettendo al gatto di muoversi con precisione anche quando i suoi occhi non possono più aiutarlo.

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