Kerry: “Sulla guerra in Siria Obama non ha ancora deciso”

John Kerry, Segretario di Stato Usa, ha incontrato a Parigi i membri della Lega Araba per discutere della crisi siriana e la possibile azione militare guidata dagli Stati Uniti che, dopo oltre due anni di guerra civile, stanno tentando di raccogliere il sostegno di altri paesi per attacchi mirati su Damasco, in risposta a al presunto utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Assad lo scorso 21 agosto. Al momento gli Usa appaiono comunque piuttosto isolati: Francia, Israele e Turchia sono favorevoli all'uso della forza, ma dall'Onu alla Russia, passando anche per l'Italia e altri paesi europei, si cerca di spingere verso l'organizzazione di negoziati di pace.
Ebbene, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri del Qatar, Kerry ha apertamente riconosciuto che esiste solo una soluzione politica alla guerra in Siria, e non una militare. A rivelarlo è Al Jazeera, secondo cui gli USA starebbero prendendo in considerazione una proposta francese: quella di portare la questione siriana al tavolo del Consiglio di Sicurezza dell'Onu quando le indagini degli ispettori sull'utilizzo del gas sarin saranno terminate. Kerry, inoltre, ha detto che Obama non ha ancora preso una decisione definitiva sulla questione: "Oggi abbiamo discusso (con i paesi della Lega Araba, ndr) i possibili metodi deterrenti verso il regime siriano". Le affermazioni di Kerry rafforzano la possibilità di un attacco "lampo" di breve durata. Da parte sua il ministro degli Esteri del Qatar, Khalid Bin Mohammad Al Attiyah, ha detto che il suo paese sta studiando cosa fare per proteggere la popolazione siriana: "Ci sarà un comunicato congiunto", ha precisato Attiyah.
Nel frattempo il ministro degli esteri iraniano ha detto che gli USA starebbero per accendere un vero e proprio fuoco su tutto il Medio Oriente: "Chi oggi batte i tamburi di guerra sta per dare inizio a una polverierà che brucerà tutti" ha detto Mohammad Javad Zarif, in visita in Iraq.
