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Israele continua a bombardare Gaza: altri morti nelle ultime ore

Sesto giorno di bombardamenti su Gaza e, mentre la comunità internazionale fa appello a una tregua che per ora non arriva, continua a scorrere il sangue dei civili, con troppi bambini morti tra i palestinesi. Nelle ultime ore Israele ha colpito 80 obiettivi di Hamas.
A cura di Susanna Picone
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Sesto giorno di bombardamenti su Gaza e, mentre la comunità internazionale fa appello a una tregua che per ora non arriva, continua a scorrere il sangue dei civili, con troppi bambini morti tra i palestinesi. Nelle ultime ore Israele ha colpito 80 obiettivi di Hamas.

Aumenta ancora la drammatica conta delle vittime in Medio Oriente, dopo la disastrosa giornata di ieri in cui a morire sono stati soprattutto dei bambini innocenti. Israele, anche questa notte, ha continuato a colpire obiettivi, 80 edifici in sui si sospetta vivessero militanti di Hamas, strutture di stoccaggio delle armi e centri di addestramento, sulla Striscia di Gaza e tra i palestinesi sono morte altre persone. L’esercito di Tel Aviv ha comunicato anche di aver colpito una quarantina di tunnel per il traffico di armi tra Gaza e Rafah. Secondo fonti palestinesi solo questa notte sono morte, a causa delle esplosioni, 11 persone (tra cui ci sarebbe ancora un bambino di cinque anni) che vanno ad aggravare un bilancio che – lo si apprende da fonti sanitarie –  raggiunge le 86 vittime. Le perdite israeliane, nonostante i missili lanciati da Gaza, restano invece ferme a tre. I bombardamenti sono continuati anche nelle prime ore di oggi quando un elicottero ha sparato un missile su un’auto uccidendo tre persone che, secondo quanto spiega l’agenzia di stampa Ma’an, appartenevano tutte alla stessa famiglia. E si parla ancora di un eventuale intervento via terra di Israele con il numero di riservisti richiamati che continua ad aumentare.

Ban Ki Moon al Cairo per una tregua – Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere infatti che Israele è pronto ad allargare l’offensiva su Gaza e che “i soldati sono pronti per qualsiasi tipo di attività che si dovesse richiedere”. Il portavoce di Hamas, da parte sua, ha aperto invece a una tregua. Tutto questo mentre dalla comunità internazionale continuano ad arrivare gli inviti di un cessate il fuoco: al Cairo arriva il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, per incontrare il ministro degli Esteri egiziano, il premier e il presidente Morsi e per discutere i possibili termini di una tregua. Nelle ultime ore Ban Ki Moon ha lanciato un appello a Israele e Hamas a collaborare con gli sforzi condotti dall’Egitto per raggiungere un immediato cessate il fuoco. La posizione di Obama, sol proseguire delle violenze, è la stessa dei giorni precedenti: l’America assicura il suo sostegno a Israele ma lancia un appello per evitare un’escalation.

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