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Intervista a Repubblica, Berlusconi si smarca: “Solo un’amichevole conversazione”

In una nota ufficiale, Berlusconi ha sottolineato come quella con Repubblica fosse solamente una conversazione informale e non un’intervista. Avrà fatto qualche dichiarazione troppo azzardata?
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

E puntuale arrivò la smentita. Dopo l'intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano Repubblica, Berlusconi, in una nota, ha fatto sapere che quella col giornale diretto da Ezio Mauro era solamente una "amichevole conversazione" e non un'intervista.  Il Presidente del Consiglio si è lamentato in maniera generalizzata del fatto che nei giornali di questa mattina siano state riportate "espressioni già diffuse ieri dalle agenzie di stampa e prontamente smentite, senza che si sia tenuto conto né delle mie smentite né delle mie precisazioni, come dovrebbe essere buona regola di un giornalismo corretto".

Evidentemente qualche sua affermazione riportata da Repubblica potrebbe averlo turbato. E forse il riferimento è al passaggio in cui il premier parla di Giulio Tremonti, nei confronti del quale non ha risparmiato qualche frecciatina: "Lui– ha detto Berlusconi- pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini. Lo sopporto perchè lo conosco da tempo e va accettato così, ma è l’unico che non fa gioco di squadra". Non solo. Nell'intervista si legge anche che la discussa norma salva Fininvest sarebbe stata un'idea partorita da Tremonti e da Alfano.

Fatto sta che, in un'altra nota pubblicata oggi sul sito di Palazzo Chigi, Berlusconi ha reso noto il confronto di oggi col superministro: “Ho invitato oggi a Palazzo Chigi il Ministro Tremonti per una colazione di lavoro in cui definiremo l’agenda degli impegni che insieme affronteremo nei prossimi giorni”- si legge nel comunicato. Che tra i due non ci sia scappato anche un chiarimento sull'intervista incriminata?

Nell'intervista/conversazione rilasciata a Repubblica, tra le altre cose, il Presidente del Consiglio aveva annunciato che non avrebbe presentato la sua candidatura per le prossime elezioni politiche e che a guidare la coalizione di centrodestra sarebbe stato Angelino Alfano, fresco di nomina a segretario nazionale del Partito. Per il futuro, poi il Cavaliere aveva ipotizzato la candidatura dell'attuale sottosegretario Gianni Letta al Quirinale. Infine un accenno all'alleanza con la Lega Nord: "L’intesa con Bossi è solidissima, e ho un buon rapporto anche con Maroni e Calderoli"- aveva assicurato.

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