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WhatsApp sta per cambiare, ora arriveranno messaggi anche da altre app: cosa succede dall’11 aprile

La piattaforma di Meta deve adeguarsi alle normative europee, tra le principali novità c’è l’interoperabilità, i nuovi meccanismi di trasferimento dei dati internazionali e l’età minima per iscriversi.
A cura di Elisabetta Rosso
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Whatsapp non ha scelta, deve adeguarsi ai due nuovi regolamenti dell’UE, il Digital Services Act e il Digital Markets Act. L'obiettivo è promuovere la concorrenza e la trasparenza, per farlo la piattaforma ha aggiornato i suoi Termini di Servizio e la sua Informativa sulla Privacy per gli utenti dell’Unione europea: "Aggiungeremo ulteriori informazioni ai nostri Termini in merito a linee guida e normative, che illustrano che cosa è consentito e che cosa non lo è su WhatsApp", ha spiegato la piattaforma.

In base ai nuovi requisiti UE gli utenti potranno inviare messaggi da WhatsApp ad app di terzi supportate. Saranno anche modificati i meccanismi di trasferimento dei dati internazionali, basati sul nuovo EU-US Data Privacy Framework (Framework sulla privacy dei dati UE-Stati Uniti) e cambierà l‘età minima per iscriversi su WhatsApp, passerà da 16 a 13 anni.

L'aggiornamento sarà attivo a partire da giovedì 11 aprile, chi si è iscritto su WhatsApp dopo il 15 febbraio li ha già accettati, chi era già iscritto invece riceverà una notifica informativa nei prossimi giorni. "Puoi anche eliminare facilmente il tuo account se preferisci non accettare i nostri Termini, anche se ci dispiacerà vederti lasciare WhatsApp", ha aggiunto l'azienda nella nota.

Cosa cambia dall'11 aprile

Tra le principali novità c'è l’interoperabilità richiesta dal DMA. Gli utenti potranno inviare e ricevere messaggi e file da e verso app di messaggistica di terze parti, come Signal o Telegram. Dovrebbe comparire nel menù delle Impostazioni una sezione dedicata alle Chat di Terze parti che potranno essere disattivate se l'utente preferisce non utilizzarle. Per implementare questa nuova funzione però potrebbe servire tempo, la richiesta di apertura non dev’essere inoltrata da WhatsApp ma dalle app più piccole, e dalla richiesta all’accettazione possono passare 3 mesi.

Cambiano anche le regole per l'età minima. Nel mondo per utilizzare WhatsApp bisogna aver compiuto 13 anni, 16 nellUnione europea. Con l’ultimo aggiornamento Meta ha voluto armonizzare e quindi abbassare l'età per poter comunicare sulla piattaforma. Per quanto riguarda i Canali, invece, saranno introdotte linee guida specifiche, con limiti di iscrizione e moderazione dei contenuti per contrastare la disinformazione e assicurare un ambiente sicuro e inclusivo.

Nessun problema per la condivisione di dati

L'aggiornamento non prevede la condivisione aggiuntiva di dati personali, e WhatsApp nella nota informativa ha sottolineato che le conversazioni in app rimarranno protette: "Come sempre, i messaggi e le chiamate personali sono coperti dalla crittografia end-to-end. Nessuno, nemmeno WhatsApp, può leggerne o ascoltarne il contenuto". L’aggiornamento era inevitabile, e riflette il panorama normativo in continua evoluzione per le aziende tecnologiche che operano in Europa. Il regolamento dell'Ue si rivolge anche ad altri colossi delle big tech, tra questi, Apple, Amazon e ByteDance.

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