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Viagogo dovrà pagare 40 milioni di euro per tutti i biglietti che ci ha venduto a un prezzo gonfiato

La piattaforma vende gli ingressi per i concerti o gli eventi dopo che finiscono i biglietti sui canali ufficiali. Ora una sentenza potrebbe mettere un freno al fenomeno.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il mercato del secondary ticketing da anni fa lievitare i prezzi dei biglietti in Italia, è una sorta di patto con il diavolo che fa leva sull'angoscia dei fan. Ora però una sentenza del Consiglio di Stato potrebbe mettere un freno al bagarinaggio online. Viagogo, una delle principali piattaforme di rivendita, dovrà pagare una multa pari a 40,27 milioni di euro. "Una bella notizia per centinaia di migliaia di persone che hanno il diritto di partecipare a concerti ed eventi senza essere costretti a comprare biglietti a costi insostenibili", ha dichiarato Massimiliano Capitanio, commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).

Viagogo è stata fondata a Londra nel 2006, e la sua sede è a Ginevra, in Svizzera. Sulla piattaforma gli utenti comprano biglietti fuori dai circuiti ufficiali. Il meccanismo del secondaty ticketing è semplice, si acquistano in massa i biglietti, e poi quando terminano nei canali ufficiali vengono rivenduti con i prezzi gonfiati. Per farlo gli utenti usano strategie diverse. C'è chi si serve di più carte di credito, bot, connessioni internet molto veloci per battere sul tempo i fan, o software automatizzati progettati per acquistare decine di biglietti in pochi secondi. E poi, il giorno successivo lanciano la loro offerta.

La sentenza contro Viagogo

La sentenza, in realtà, prende in considerazione solo la prima multa dell'Agcom fatta nel 2020, da 3,7 milioni di euro. Ma negli anni successivi l'Autorità ne ha aggiunte altre tre: una 2021, da 750.000 euro, un'altra nel 2022 pari a 23,580 milioni, e l'ultima, nel 2023, da 12,24 milioni. Come ha spiegato Capitanio in un comunicato stampa: "Si tratta di una sentenza che apre la strada alla conferma di tutte le altre sanzioni comminate alla stessa società negli ultimi 4 anni, che ammontano a circa 40 milioni di euro".

Il secondary marketplace ha sempre contestato le multe, ora però il Consiglio di Stato ha riconosciuto la correttezza formale delle contestazioni fatte dall'Agcom. L'Autorità infatti aveva spiegato che la sede in Svizzera non escludeva la responsabilità di Viagogo che vendeva in Italia biglietti con i prezzi gonfiati.

Le indagini dell'Agcom

Un'operazione condotta dall‘Agcom e dalla Guardia di Finanza sui principali concerti della stagione 2022/2023 in Italia, aveva rilevato i numeri del secondary ticketing. Un gruppo di 26 rivenditori ha usato tecniche fraudolente per acquistare 15.000 biglietti di 278 concerti, rivenduti poi a prezzi gonfiati. In alcuni casi dieci volte il prezzo ufficiale guadagnando due milioni e mezzo di euro.

L'indagine è scattata dopo la vendita dei biglietti per le date italiane dei Coldplay nel 2023. E così l'Agcom, insieme alla Guardia di Finanza, ha cominciato a monitorare il flusso del secondary tiketing, concentrandosi sugli aspetti organizzativi e sulle modalità di commercializzazione dei biglietti per i concerti.

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