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Facebook

Un’intelligenza artificiale ci ha spiegato come sarebbe stato il mondo senza Facebook

Il 4 febbraio 2004 nasceva il social network che avrebbe cambiato per sempre il mondo e le nostre vite. In occasione del suo ventesimo compleanno abbiamo provato a immaginare con l’aiuto dell’intelligenza artificiale come sarebbe potuto essere il mondo oggi senza Facebook.
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Il 4 febbraio 2004, esattamente 20 anni fa, Facebook diventava realtà. Da quando è andato online il social network di Mark Zuckerberg le nostre vite e il mondo in cui viviamo sono cambiati in modo radicale. Nessuno lo sapeva ancora – probabilmente nemmeno il suo stesso inventore – , ma quel 4 febbraio di venti anni fa l'umanità intera si è trovata davanti a una delle "sliding doors" più decisive della storia contemporanea.

Come sarebbe stato il mondo e le nostre vite se quel giorno l'attuale fondatore di Meta avesse deciso di non premere quel pulsante di invio e Facebook non fosse mai andato online? Dato che tornare indietro nel tempo è impossibile (almeno per ora), ci siamo adattati con i mezzi di cui disponiamo e lo abbiamo chiesto a ChatGPT. Intanto qui vi lasciamo una guida per ritrovare il vostro primo post pubblicato su Facebook.

Che cosa abbiamo chiesto a ChatGPT

La prima domanda che abbiamo fatto a ChatGPT è stata questa: "Come sarebbe stato il mondo oggi se non fosse stato inventato Facebook?"

La risposta di ChatGPT è stata piuttosto vaga e si è concentrata su quelli che secondo l'intelligenza artificiale di OpenAI sarebbero stati gli ambiti che più avrebbero risentito della "non-invenzione" di Facebook: comunicazione, relazioni umane e informazione. Per quanto riguarda il primo punto ChatGPT ipotizza un mondo in cui i social media sarebbero comunque esistiti, ma con una maggiore diversificazione  delle modalità di comunicazione digitale:

"Il panorama dei social media sarebbe stato plasmato da altre piattaforme, con conseguenze sulla forma e sulla natura delle interazioni online. Altre piattaforme potrebbero aver guadagnato maggiore importanza, portando a una diversificazione delle modalità di comunicazione digitale".

Come sarebbero state le relazioni umane

Rispetto al secondo ambito individuato da ChatGPT, quello delle relazioni umane, siamo tutti abbastanza d'accordo con il fatto che sarebbero state diverse, non sappiamo se in meglio o in peggio. Anche la stessa parola "amico" ha assunto nuovi significati dopo l'introduzione del social network per antonomasia. ChatGPT scrive:

"La nozione di "amici" virtuali potrebbe aver mantenuto una connotazione più personale e meno legata all'esposizione pubblica. La mancanza di una piattaforma globale di social media potrebbe aver contribuito a mantenere le dinamiche sociali più locali e meno influenzate dalle pressioni della visibilità online".

Le sei differenze più plausibili

A questo punto, però, ne volevamo sapere di più e allora abbiamo chiesto a ChatGPT di andare più nel dettaglio e abbiamo formulato una seconda domanda: "Come sarebbero stati i rapporti umani senza Facebook?". Nessun dubbio su questo, secondo l'intelligenza artificiale di OpenAI "i rapporti umani avrebbero assunto una forma differente, poiché la piattaforma ha giocato un ruolo centrale nella trasformazione delle dinamiche sociali e relazionali". Non solo, ChatGPT ha anche fatto un tentativo di previsione sugli aspetti inerenti alle relazioni umane che è più verosimile sarebbero stati diversi senza l'introduzione di Facebook. Ne ha individuati sei e le ha motivate così:

Interazioni più locali: le relazioni avrebbero privilegiato le connessioni fisiche con la comunità locale, promuovendo legami più tangibili.

Meno pressione sociale: la mancanza di una piattaforma di confronto costante avrebbe ridotto la pressione sociale e favorito relazioni autentiche, senza l'influenza di immagini perfette presentate sui social media.

Comunicazione più diretta: senza Facebook, si sarebbe dato maggior valore alla comunicazione diretta attraverso chiamate telefoniche o incontri di persona, incoraggiando conversazioni più profonde e meno frammentate.

Maggiore privacy: l'assenza di una piattaforma pervasiva avrebbe portato a una maggiore tutela della privacy, con una selezione più oculata nella condivisione di informazioni personali, riducendo il rischio di violazioni della privacy.

Connettersi attraverso interessi specifici: in un mondo senza Facebook, le persone avrebbero cercato connessioni online su piattaforme specializzate basate su interessi specifici, favorendo comunità online più focalizzate e coese.

Maggiore partecipazione alle attività offline: l'assenza di Facebook avrebbe spinto le persone a cercare attivamente connessioni e coinvolgimento nel mondo reale, incrementando la partecipazione alla vita sociale e culturale.

Informazione meno accessibile, ma più sicura

Anche l'informazione sarebbe stata diversa. Nella prima risposta che ci ha fornito ChatGPT sembra emergere un giudizio parzialmente negativo del ruolo che Facebook ha svolto nell'influenzare l'informazione. Secondo il chatbot infatti:

"La mancanza di una piattaforma così ampiamente adottata potrebbe aver mitigato fenomeni di disinformazione e polarizzazione. Le persone potrebbero aver cercato informazioni su piattaforme più specializzate, promuovendo una maggiore diversità di opinioni e una valutazione più critica delle fonti".

Per maggiore chiarezza allora abbiamo chiesto a ChatGPT in cosa sarebbe stata diversa l'informazione, indicandoci possibili aspetti negati e positivi. Come per i rapporti umani, anche per l'informazione il chatbot ipotizza che senza Facebook le possibilità di informarsi sarebbero state forse meno in termini numerici, ma più sicure e locali in termini di qualità.

Tra i possibili aspetti positivi ci sono infatti: riduzione della disinformazione, maggiore attenzione alla qualità delle fonti, e la creazione di comunità più locali. Allo stesso tempo però avremmo potuto avvalerci di una minor diversità delle fonti e fare i conti con una diffusione più lenta delle notizie e un accesso meno immediato alle notizie globali.

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