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TikTok è sotto indagine per l’effetto “tana del coniglio” in cui cadono i minori: cosa vuol dire

La Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro il social cinese, sospettato di aver violato le norme previste dal Digital Service Act (DSA) in materia di protezione dei minori, trasparenza pubblicitaria e accesso ai dati pubblici.
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Lo chiamano "effetto tana del coniglio" ed è il motivo che ha fatto finire di nuovo TikTok nei guai. Dopo l'accusa della città di New York  contro tutti i principali social per i danni arrecati alla salute mentale dei più giovani, anche l'Unione europea ha avviato un procedimento formale contro il social cinese, perché sospettato di aver violato il Digital Services Art (DSA), il regolamento europeo in merito ai contenuti illegali, la pubblicità trasparente e la disinformazione tramite i canali digitali.

Come si legge nel comunicato ufficiale della Commissione europea, le possibili violazioni riguarderebbero "la protezione dei minori, alla trasparenza pubblicitaria, all'accesso ai dati, nonché alla gestione del rischio di creare dipendenza e contenuti dannosi".

Che cos'è l'effetto "tana del coniglio"

Per "effetto tana del coniglio" si intende infatti quel meccanismo di dipendenza innescato o incentivato dagli algoritmi che regolano il funzionamento dei social. Nello specifico si riferisce a quel meccanismo per cui i social continuano a consigliarci contenuti studiati in base ai nostri interessi per trattenerci più tempo possibile sulla piattaforma. Spesso questi video possono diventare sempre più "estremi", con contenuti che si spingono ai limiti delle norme previste per la moderazione.

Tra le accuse rivolte a ByteDance quindi c'è quella di aver violato gli obblighi previsti dal regolamento europeo "relativi alla valutazione e alla mitigazione dei rischi sistemici, in termini di effetti negativi reali o prevedibili derivanti dalla progettazione del sistema di TikTok, compresi i sistemi algoritmici, che possono stimolare dipendenze comportamentali o creare il cosiddetto effetto tana del coniglio".

L'indagine preliminare avviata dalla Commissione Ue è necessaria, spiega l'organismo europeo, per contrastare i potenziali rischi nell'esercizio del diritto fondamentale al benessere fisico e mentale della persona, il rispetto dei diritti del minore e l'impatto sui processi di radicalizzazione.

La richiesta di maggiori strumenti a tutela dei minori

La Commissione europea chiede a TikTok anche l'integrazione di nuovi e migliori strumenti di verifica dell'età per impedire l'accesso dei minori a contenuti inappropriati, in quanto quelli al momento previsti sulla piattaforma "potrebbero non essere ragionevoli, proporzionate ed efficaci" per garantire adeguati livelli di privacy, sicurezza e protezione dei minori, in particolare per quanto riguarda le impostazioni di privacy predefinite per i minori nel funzionamento dei loro sistemi di raccomandazione.

Inoltre, in base agli obblighi previsti dal DSA di fornire un archivio fruibile e affidabile per le pubblicità presenti su TikTok, la Commissione europea chiede più chiarezza e facilità di accesso ai dati pubblici di cui è in possesso l'azienda.

La risposta di TikTok

Dopo l'annuncio sull'apertura di un procedimento formale contro TikTok, un portavoce della piattaforma ha diffuso questa nota per chiarire la posizione del social network: "TikTok ha introdotto funzioni e impostazioni innovative per proteggere gli adolescenti e impedire ai minori di 13 anni di accedere alla piattaforma, una questione di cui si sta occupando l'intero settore. Continueremo a collaborare con esperti e player del settore per garantire la sicurezza dei giovani su TikTok e siamo lieti di avere ora l'opportunità di spiegare in dettaglio questo lavoro alla Commissione".

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