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Perché la Commissione europea sta indagando su PornHub e altri tre siti pornografici

L’indagine si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazione delle piattaforme digitali. In particolare sul sistema di verifica dell’età degli utenti. Se le violazioni verranno confermate, le aziende potrebbero essere sanzionate con multe fino al 6% del fatturato globale annuo.
A cura di Elisabetta Rosso
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La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale nei confronti di quattro tra le maggiori piattaforme di contenuti per adulti: Pornhub, Stripchat, XVideos e XNXX. L'accusa è di non aver implementato misure efficaci per impedire l’accesso ai minori. Secondo Bruxelles, le piattaforme si limitano a una semplice autodichiarazione tramite clic per verificare l’età, un metodo giudicato del tutto inadeguato e facile da aggirare. "Le piattaforme online devono garantire che i diritti e gli interessi superiori dei bambini siano al centro della progettazione e del funzionamento dei loro servizi", ha spiegato la Commissione.

L'indagine è stata avviata ai sensi del Digital Services Act (DSA) dell'UE, la normativa europea che punta a rafforzare la sicurezza online e a tutelare i diritti degli utenti, in particolare dei più giovani. “Oggi è un buon giorno per la protezione dei minori online nell’Unione Europea”, ha dichiarato la Commissione. “Con queste azioni contro quattro grandi piattaforme pornografiche stiamo dimostrando che prendiamo sul serio la protezione dei minori prevista dal DSA.”

Contenuti a rischio e salute mentale

L’indagine si concentra su un aspetto cruciale del Digital Services Act: la tutela dei minori. In particolare sulla visione di contenuti potenzialmente dannosi, incluso il materiale pornografico che potrebbe compromettere lo sviluppo psico-emotivo dei più giovani.

La Commissione ha analizzato le politiche delle piattaforme coinvolte e ha concluso che nessuna dispone attualmente di un sistema di verifica dell’età efficace. Il semplice clic per “dichiarare di avere più di 18 anni” non costituisce, secondo l’UE, una misura adeguata per tutelare i minori.

Se le violazioni verranno confermate, le aziende potrebbero essere sanzionate con multe fino al 6% del fatturato globale annuo. Tuttavia, l'esito delle indagini dipenderà anche dalle piattaforme stesse, che potrebbero decidere di implementare tempestivamente nuovi sistemi di verifica dell’età conformi alle linee guida europee. La Commissione ha assicurato che agirà “in tempi relativamente rapidi, anche in base alle risposte fornite dai soggetti coinvolti".

Il caso Stripchat: da Bruxelles a Cipro

L'indagine è stata avviata nei confronti di Pornhub, Stripchat, XVideos e XNXX, Stripchat però ha ottenuto una riclassificazione: non sarà più considerata una “piattaforma online di grandissime dimensioni” (Very Large Online Platform, VLOP). Per questo il caso passerò da Bruxelles all’autorità nazionale di Cipro, dove ha sede la sua società madre, Technius Ltd. Ai sensi del DSA, infatti, la Commissione regolamenta solo le piattaforme con più di 45 milioni di utenti, quelle al di sotto di questa soglia vengono controllate dalle autorità nazionali dei 27 Stati membri.

La nuova designazione entrerà in vigore a partire da settembre. Nonostante il cambio di status, gli obblighi di Stripchat in tema di tutela dei minori restano invariati, ha sottolineato la Commissione.

Controlli sull’età e accesso ai siti porno: la stretta globale tra UK, USA

L'indagine si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazione delle piattaforme digitali. Ofcom, l'ente regolatore della sicurezza online del Regno Unito, ha annunciato di recente due indagini su siti pornografici che non sembravano disporre di alcun metodo per verificare l'età degli utenti. Negli Stati Uniti invece PornHub ha bloccato l'accesso in 16 stati, tra cui Alabama, Florida, Louisiana e Texas, che hanno approvato leggi che impongono di verificare l'età degli utenti.

La posizione di PornHub su tema è sempre stata chiara. Come ha spiegato dal suo fondatore Solomon Friedman in un’intervista a Fanpage.it, Pornhub è tra i siti più visitati al mondo, introdurre un sistema di verifica dell’età su ogni portale drena il pubblico generalista verso spazi di internet meno normati: “In Louisiana nelle prime 24 ore dalla sua introduzione abbiamo registrato un calo di traffico dell’80%. Difficile pensare che queste persone abbiano semplicemente deciso di rinunciare alla pornografia”.

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