Ora persino sui frigoriferi avremo la pubblicità: i primi modelli sul mercato

La casa del futuro è una casa che ti ascolta, ti osserva e ti vende. Questo lo sappiamo da tempo, la fantascienza ha immaginato pareti fatte di schermi sempre accesi, e la realtà mette sul mercato frigorifori con pubblicità integrata. Samsung ha confermato l’arrivo di contenuti promozionali sui suoi modelli di frigoriferi Family Hub negli Stati Uniti.
L'annuncio di Samsung non sorprende. Il colosso sudcoreano da anni investe sull'approccio “Screens Everywhere”. Inserire pubblicità sullo sportello di un frigorifero rappresenta quindi un’estensione naturale del modello di business dell’azienda, basato sulla monetizzazione degli schermi digitali.
Come saranno i frigoriferi con la pubblicità integrata
Samsung ha chiarito che si tratta di un programma pilota che interesserà alcuni modelli selezionati. “Come parte dei nostri continui sforzi per rafforzare il valore dei nostri elettrodomestici, stiamo conducendo un programma pilota per offrire promozioni e pubblicità curate su alcuni modelli di frigoriferi Family Hub nel mercato statunitense”, ha spiegato l'azienda ad Android Authority.
I frigoriferi Family Hub integreranno anche funzioni avanzate di intelligenza artificiale, come AI Vision Inside, che riconosce automaticamente gli alimenti presenti all’interno del frigo. L'azienda non ha specificato se ci sarà un’opzione per disattivare le pubblicità definitivamente.
Il prezzo delle smart home
Non solo Samsung: l’invasione pubblicitaria riguarda ormai qualsiasi dispositivo dotato di schermo. Dall’infotainment delle auto fino agli elettrodomestici di casa. Alcuni esperti, come Cyril Coste di DTX Advisory, immaginano un futuro in cui il frigorifero conosca il calendario della famiglia e suggerisca cibi o servizi di consegna.
La tecnologia domestica intelligente non è più solo un gadget futuristico: sta rapidamente trasformando la casa in un ecosistema digitale vivo, capace di osservare, ascoltare e reagire ai nostri comportamenti. Dai campanelli ai frigoriferi, dagli assistenti vocali ai sensori di movimento.
In questo scenario, la casa non è più soltanto il luogo della privacy e del riposo, ma diventa un terreno fertile per il marketing e la raccolta dati. Se da un lato le tecnologie smart promettono comodità e automazione, dall’altro aprono le porte a un nuovo livello di invasività pubblicitaria. La domanda, quindi, non è più se queste innovazioni entreranno nelle nostre vite, ma quanto saremo disposti a barattare della nostra intimità in cambio di servizi personalizzati e – forse – di una vita più comoda ed economica.