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Il caso dei 12.600 euro per incontrare Testuo Hara: cosa succede davvero al Lucca Comics

I pacchetti VIP per vedere Tetsuo Hara, l’autore del manga noto in Italia come Ken il Guerriero, arrivano a 12.600 euro, scatenando le ire dei fan. Tra accuse a Lucca Comics e chiarimenti su Coamix, si apre un dibattito sull’accesso alla cultura pop. StarComics ha sottolineato però che i prezzi sono legati all’acquisto di opere.
A cura di Lorena Rao
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1750 euro. È la cifra richiesta per incontrare Testuo Hara, l’autore di Ken il Guerriero, a Lucca Comics&Games 2025. Andata immediatamente sold out, questa rappresenta la prima fascia denominata “Gold” e permette di incontrare il Sensei e fare una foto con lui. Si passa poi alla fascia "Platinum", che costa 4.900 euro e garantisce un incontro, una foto e una firma su un oggetto acquistato nello shop Coamix, la casa editrice giapponese fondata dallo stesso Hara. La terza fascia è la "Diamond", acquistabile al prezzo di 6.000 euro e include quanto offerto dalla "Platinum" con l’aggiunta di una dedica personalizzata su un oggetto portato da casa. Non è finita: l’ultima fascia, la “Elite”, permette incontro, foto, un disegno originale di Kenshiro, completo di dedica personalizzata su shikishi, la tradizionale tavoletta giapponese usata per gli autografi. Il prezzo è di 12.600 euro.

O almeno. Questa è la prima versione del tariffario che è girata sui social e nei siti specializzati. Dopo la pubblicazione di questo articolo, fonti di StarComics hanno specificato a Fanpage.it che i pacchetti esistono ma il costo non si riferisce solo all'incontro ma all'acquisto delle opere di Testuo Hara, incluse nelle varie opzioni. Riportiamo qui la nota di StarComics:

  • 1.750 euro non è il costo della foto ma la vendita di 5 stampe giclée
  • 4.900 euro è il costo di una Premium metal art, un'opera d'arte su metallo, o di una stampa giclée premium o 4 opere giclée
  • 6.000 euro è il prezzo di un'opera d'arte proposta da Coamix o 3 stampe o 1 Embroidery art
  • l'opzione elite invece sono due quadri che hanno il valore, ciascuno, di 12.600.

Il malcontento dei fan

La notizia ha generato un’ondata di critiche nei confronti dell’organizzazione. Le cifre indicate sono alte e non sono le uniche da sostenere per Lucca. Si aggiungono i prezzi per raggiungere, pernottare e partecipare a Lucca Comics&Games, la più grande fiera pop d’Europa. Orientativamente il costo, tra treni, B&B in città e biglietti per due giorni di fiera, può superare gli 800 euro. Una situazione che ha portato alla pubblicazione di reel, TikTok e post polemici contro Lucca Comics&Games, ribattezzata ironicamente sui social come “Lucra Comics”.

In realtà la situazione è ben più complessa. Lucca Comics&Games e Panini sono i soggetti ospitanti. I pacchetti invece sono offerti dalla Coamix, la casa editrice di Hara, già abituata ad eventi del genere in Giappone. Come precisato dall’organizzazione della fiera toscana sotto a un reel di Oni_Riki incentrato sulla questione pacchetti, gli incontri e i panel con l’autore di Ken il Guerriero sono inclusi nel regolare biglietto. “Oltre a questo”, riporta Lucca Comics&Games, “Panini ha organizzato un’iniziativa che permetterà a oltre 300 fan di ricevere una firma di Testuo Hara. In tutto, oltre 2000 persone potranno assistere a una serie di incontri”. L’iniziativa di Panini si riferisce alla lotteria organizzata dalla storica casa editrice italiana.

Chiarite le responsabilità, resta il nodo centrale: il prezzario per incontrare Hara apre un precedente mai visto in Italia. Perché se è vero che queste pratiche sono diffuse in Giappone, dove c’è una cultura e uno stile di vita che permettono di partecipare con più serenità a iniziative del genere, in Italia rischia di rendere elitario l’incontro tra chi crea cultura, come l’autore di un manga che ha fatto la storia, e chi ne fruisce, cioè il pubblico. Si innesca dunque una dinamica che separa tra "fan di serie A" e "fan di serie B"; tra chi può permettersi 12.600 euro per uno shikishi firmato e chi può sperare di vincere una lotteria e ascoltare da lontano il proprio beniamino durante un panel.

Sappiamo che nell’epoca dei social, dove è necessario testimoniare tutto, una foto mancata con il proprio idolo può portare a sentimenti di esclusione e FOMO (Fear of Missing Out). Ma non è solo una questione di possibilità. Come riportato dal giornalista culturale Gianmaria Tammaro in un post su Facebook: “Stiamo dopando un sistema già fragile e traballante. E non c'entra essere ricchi o meno. C'entra essere consapevoli delle conseguenze di ogni azione”.

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