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Mentre i costi per le vacanze sono alle stelle abbiamo riscoperto le sagre di paese

Fedez accetta l’ospitata alla Sagra dello Stocco in Calabria. Sui social i video con fisarmoniche e arrosticini macinano like e commenti. Nell’estate degli ombrelloni vuoti, dell’overtourism e del caroprezzi sembra che il pubblico più giovane stia riscoprendo le sagre di paese.
A cura di Daniele Polidoro
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Le sagre si stanno prendendo la loro rivincita: e lo stanno facendo su TikTok. Fino a qualche anno fa, pensare che una festa di paese potesse diventare un trend era qualcosa di impensabile. Soprattutto se si tiene in considerazione che fino a oggi le sagre sono state sempre ritenute un evento “per vecchi”. Da qualche estate, però, non è più così: anzi. Soprattutto negli ultimi mesi i social hanno riscoperto il sapore vintage di qualcosa che veniva snobbato fino a poco tempo fa. Sarà il sapore del ritorno a casa, sarà che a Ibiza e Mykonos non ci sono fisarmoniche, sarà che la convivialità che si vive nelle sagre non è la stessa che si può trovare in una discoteca.

E poi cosa c’è di più romantico dei nomi delle sagre italiane? Da quella della “marrocca” (la pannocchia di mais cotta sulla brace, ndr) in Abruzzo fino a quella dello Stocco a in Calabria. Sì, è quella che in queste ore sta facendo notizia per l’ospitata di Fedez, in cui il rapper oltre a un cachet da 100.000 euro avrebbe fatto delle richieste specifiche: “Vini bianchi senza solfiti, carne e verdura rigorosamente bio“.

Il trend su TikTok legato alle sagre di Paese

Insomma, le sagre stanno avendo il successo che meritavano e un’eco mediatica, con gossip e rumors degni del Festival di Sanremo. I social lo hanno capito prima di tutti e ora le stanno trasformando in qualcosa di mainstream. Diciamolo, a ridare un nuovo impulso alle feste paesane è soprattutto il nuovo impegno dei giovani. L’estate è il momento in cui si torna a casa, si stacca dalla frenesia della città, ci si riappropria di spazi aperti che fanno respirare chi vive in un monolocale da 900 euro al mese. Ma come si fa a fare uscire il mondo delle sagre da quei manifestoni con colori fluo che troviamo nelle strade dei nostri borghi?

Ovviamente con TikTok. Ed è attraverso uno schermo in verticale che veniamo agganciati da una brace lunga e affollata quanto la Salerno-Reggio Calabria, ci facciamo ipnotizzare dalle storie degli anziani inconsapevoli di star raccontando delle storie a una platea molto più ampia dei loro nipoti che li filmano, oppure ancora ci incantiamo a guardare come viene fritto il pesce fresco o come si fa la passata di pomodori. Gesti che esistono da sempre che la città ci ha tolto e di cui abbiamo sempre più il bisogno di riappropriarci, anche solo per qualche settimana.

Il nuovo habitat naturale

E così, mentre le sagre godono di una nuova pubblicità, ottengono anche un nuovo pubblico, inconsapevole, che si avvicina con quell’interesse di chi ama il sano trash, non può permettersi viaggi a tre zeri nelle settimane di altissima stagione o di chi semplicemente si ritrova a scoprire un’insospettabile passione per la mazurca e per il liscio italiano che, da nord a sud, è in grado di “droppare” hit senza tempo come “Piccolo fiore”, “Balla” (che tutti chiamano “Sciolgo le trecce i cavalli”) e tante altre. Musica sempreverde che non può non farci ballare su delle piste improvvisate in piazze senza semafori o in campetti da calcio e basket spesso desolati durante l’anno, ma che tornano a vivere nelle notti estive.

Da qui, nascono trend e meme che coinvolgono utenti e creator. Davide Damiani è uno di questi, che in un video postato da TikTok si è fatto filmare mentre balla il “classico ballo da sagra”, quello sul posto in cui si imparano i passi semplicemente guardando i movimenti degli altri. “La mia idea di estate perfetta”, è la sintesi perfetta che si legge nella descrizione del video. Non solo, è partito un trend che recita: “Ma tu ad agosto dove vai? Mykonos o Ibiza?”. Nel video i “bro” però se la spassano a una sagra in giro per l’Italia. Perché è vero, come dice uno dei tanti video, che “Quando superi i 25 anni anni ti rendi conto che il tuo habitat naturale non è più la discoteca, ma le sagre”.

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