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Martina Strazzer parla per la prima volta dopo il caso Amabile: l’intervista a Selvaggia Lucarelli

Martina Strazzer, classe 2000, è l’imprenditrice che ha fondato il marchio di gioielli Amabile Jewels. Nelle ultime settimane è stata al centro di diverse critiche legate alla scelta di non rinnovare il contratto a una dipendente in maternità. Nulla di illegale, come sempre chiarito. Ma l’assunzione della dipendente era stata pubblicizzata sui canali social dell’azienda come esempio di best practice. Ora Strazzer ha deciso per la prima volta di rispondere nel merito della vicenda con un’intervista a Selvaggia Lucarelli.
A cura di Valerio Berra
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Una lunga intervista. Oltre 3.000 parole in cui Martina Strazzer entra in tutti i dettagli del caso iniziato il 12 agosto 2025. Dopo il comunicato pubblicato sui canali di Amabile, Martina Strazzer ha deciso di raccontare la sua versione a Selvaggia Lucarelli. L’intervista è stata pubblicata sulla newsletter Vale Tutto.

Al centro delle domande c’è la storia di una sua dipendente, assunta ad Amabile al quarto mese di gravidanza e poi non più rinnovata alla scadenza del contratto. Nulla di illegale, ovviamente. Eppure l’assunzione della dipendente incinta, nello specifico nell’ufficio contabile, era stata pubblicizzata molto sui canali social come best practice aziendale.

La storia era stata raccontata da Charlotte Matteini sulla newsletter Ma che, davvero?. Dopo questo il silenzio, almeno fino a oggi. Una strategia per uscire dalla crisi che è stata l’esatto contrario di quella seguita da Chiara Ferragni. Silenzio. Niente video sui canali personali, niente emotività.

Le parole di Strazzer: “Mi assumo la responsabilità”

Un alert. Non riporteremo tutto il contenuto dell’intervista. Ci limitiamo alle frasi che per il momento chiudono, salvo nuove dichiarazioni una vicenda di cui si è parlato molto a lungo. I punti sono due. Il primo è che Strazzer rivendica la scelta di non rinnovare il contratto alla sua dipendente, spiegando che un’analisi del suo lavoro ha mostrato troppi errori:

“Al momento delle scadenze contabili, a marzo, bisogna presentare la documentazione contabile e amministrativa a dei consulenti affinché la approvino. Viene fuori che ci sono dei gravissimi errori, procedurali e numerici. Non era una questione di metodo”.

Il secondo invece riguarda la scelta di raccontare sui social l’assunzione della dipendente, con diversi contenuti dove veniva raccontata prima la sua maternità e poi la nascita della sua bambina. Con tanto di fiocco rosa appeso in azienda:

“Mi assumo la responsabilità di aver trasformato una normale selezione di risorse umane in un un simbolo valoriale. Col senno di poi è stato inopportuno, e l’ho fatto con leggerezza”.

Il futuro di Amabile

Al netto del caso, non è all’orizzonte la chiusura di Amabile, il brand di gioielli lanciato da Martina Strazzer, classe 2000. Al centro delle vendite ci sono piccoli gioielli, divisi in collezioni diverse lanciate durante l’anno. Amabile resta un caso imprenditoriale, uno small business nato sui social che è diventata un’azienda con 40 dipendenti e un fatturato oltre i 7 milioni di euro. Qui vi lasciamo la nostra analisi sul bilancio dell'azienda. Al momento non è chiaro l’impatto di queste ultime settimane. Spiega Strazzer: “Fino ad ora non conosciamo il danno eventuale”.

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