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L’uomo che controllerà TikTok Usa è lo stesso che sogna occhi elettronici ovunque

Larry Ellison avrà un ruolo chiave nella gestione delle attività statunitensi di TikTok. Per capire meglio quali impatti avrà è bene scavare nel passato del miliardario, fatto di progetti di sorveglianza continua, legami con Trump, Netanyahu e cause per il monitoraggio dei dati.
A cura di Elisabetta Rosso
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Larry Ellison ha 81 anni, è uno degli uomini più ricchi al mondo e il maggiore azionista di Oracle, una delle aziende che acquisteranno le attività statunitensi di TikTok. Ellison è anche l'uomo che circa un anno fa, a settembre 2024, ha dichiarato durante un incontro con gli investitori: "I cittadini si comporteranno al meglio se registriamo e segnaliamo costantemente tutto ciò che accade". Il sogno di una sorveglianza continua torna a essere attuale ora che l'azienda di Ellison è in lista per l'acquisizione di TikTok e la supervisione dell'algoritmo e della sicurezza negli Stati Uniti.

Ora, l'idea di avere schermi ovunque che registrano qualsiasi cosa non può che rimandare a 1984 di George Orwell. Il paragone è inflazionato, è vero, ma in casi così calzanti è difficile non farlo. Soprattutto quando l'idea di una sorveglianza continua viene venduta come soluzione a tutti i mali e proposta da uno degli uomini più ricchi del mondo che avrà un'influenza diretta su uno dei social più utilizzati dagli utenti. E viene da chiedersi: che impatto avrà la visione distopica di Ellis? Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro e mettere a punto qualche elemento: dall'accordo su TikTok, alla storia personale di Ellison.

La visione distopica di Ellison

Il sogno di Ellison è semplice: registrare tutto per rendere il mondo "più sicuro". Un sogno che si sposa bene anche con le ambizioni dell'azienda di conquistare il mercato dell'intelligenza artificiale. "Avremo una supervisione", ha detto Ellison, tramite bodycam che registrano tutto. "Ogni agente di polizia sarà costantemente supervisionato e, se c'è un problema, l'intelligenza artificiale lo segnalerà alla persona appropriata. I cittadini si comporteranno al meglio perché registriamo e segnaliamo costantemente tutto ciò che accade".

Ellison prevede inoltre che i droni dotati di intelligenza artificiale sostituiranno le auto della polizia negli inseguimenti ad alta velocità. "Basta che un drone segua l'auto", ha detto Ellison. "È molto semplice nell'era dei droni autonomi". Ellison nel suo discorso ha proposto un apparato di sorveglianza completo che tocca gran parte della vita pubblica. Passa un anno e ora la sua azienda è il lista per il controllo di TikTok negli Stati Uniti. 

L’accordo per TikTok

L'assetto proprietario statunitense è ancora in fase di definizione, Trump però ha dichiarato che Oracle ed Ellison svolgeranno un ruolo "importante" nella gestione dell'app, mentre il magnate dei media conservatore Rupert Murdoch e il miliardario informatico Michael Dell faranno parte del consiglio di amministrazione. Secondo alcune indiscrezioni diffuse a inizio ottobre, Oracle ricreerà l'algoritmo di TikTok e fornirà una nuova versione statunitense, garantendo al contempo la sicurezza dei dati degli utenti. "Questo accordo consentirà agli Stati Uniti di controllare l'algoritmo dell'app", ha affermato Vance. "Sarà effettivamente gestita interamente dagli Stati Uniti".

Ora controllare un algoritmo permette di plasmare un social a propria immagine e somiglianza. È possibile orientare le piattaforma, valorizzare o penalizzare determinati contenuti a favore per esempio di una fazione politica. Il rischio è di polarizzare e rinforzare le bolle informative a proprio piacimento. Un esempio ce l'ha già regalato il passaggio di X, ex Twitter, nelle mani di Elon Musk. Chi muove le fila conta e se a farlo è Ellison, è bene conoscere il suo passato i suoi rapporti politici e lo storico della sua azienda. 

La sorveglianza di Oracle non è una novità

Per Oracle la sorveglianza non è una novità. Anzi. L'azienda era già stata accusata nel 2022 di aver raccolto enormi quantità di dati di utenti senza il loro consenso. Avrebbe utilizzato le informazioni per profilare circa cinque miliardi di persone mettendo a rischio la loro privacy. La causa è stata risolta quando l'azienda ha accettato di pagare 115 milioni di dollari. Prima ancora, l’azienda era finita al centro di cause collettive insieme a Salesforce, dopo una contestazione europea che metteva in dubbio la legittimità del tracciamento degli utenti web secondo le leggi europee sulla privacy.

Le azioni legali avviate in Europa, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, hanno però incontrato diversi ostacoli. Lo scorso anno un tribunale olandese ha dichiarato inammissibile la causa, ritenendo che l’organizzazione no-profit promotrice della class action non avesse dimostrato di rappresentare effettivamente le presunte parti lese e, di conseguenza, non fosse legittimata ad agire in giudizio.

Tra politica e potere: le relazioni di Ellison

Da un lato quindi c'è un problema lato privacy, dall'altro un legame storico con il partito Repubblicano e un rapporto diretto con Donald Trump. L’imprenditore ha partecipato a cene a Mar-a-Lago e a incontri nello Studio Ovale. Lo stesso Trump, appena insediato nel 2017, definì Ellison “un uomo straordinario e un imprenditore incredibile”, sottolineando come la sua influenza vada ben oltre il mondo tecnologico. Nel 2024 Ellison è apparso alla Casa Bianca accanto a Donald Trump, Masayoshi Son e Sam Altman per annunciare Stargate.

Ellison è vicino anche al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Ha sostenuto l’esercito israeliano attraverso l’associazione Friends of the Israel Defense Forces. Nel 2017 ha versato 16,6 milioni di dollari, la più grande donazione mai ricevuta dall’organizzazione fino a quel momento.

Chi guarda quello che guardiamo?

Tirando le fila. L’accordo su TikTok è solo l’ultimo tassello di un disegno più ampio, in cui tecnologia, politica e sorveglianza si intrecciano. Ellison si muove tra Casa Bianca e Silicon Valley, tra interessi militari e data economy. E in un’epoca in cui gli algoritmi influenzano la percezione del mondo l'ingresso di Oracle nell'operazione TikTok non può passare inosservata. Non solo, il passaggio solleva anche interrogativi sempre più urgenti  sul controllo dei dati. Da un lato quindi c'è il tema: cosa ci fanno vedere. Dall'altro: chi ci vede. O meglio, osserva, e soprattutto: con quale obiettivo. 

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