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L’imbarazzante caduta del robot russo: hanno dovuto coprirlo subito con un telo nero

Il primo androide russo dotato di IA è caduto sul palco di Mosca durante la presentazione ufficiale: un passo falso che racconta le difficoltà della nuova frontiera tecnologica.
A cura di Elisabetta Rosso
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MAXIM SHIPENKOV/EPA | La caduta del robot
MAXIM SHIPENKOV/EPA | La caduta del robot

Luci puntate, la musica di Rocky in sottofondo. Inizia così il debutto sul palco di Mosca di AIDOL – uno dei primi robot umanoidi dotati di intelligenza artificiale sviluppati in Russia. Ma la tanto attesa presentazione finisce presto, dopo pochi passi il robot perde l'equilibrio e crolla a terra. Gli organizzatori, colti di sorpresa, coprono il robot con un drappo nero e lo portano via in fretta, chiudendo così un’esibizione che avrebbe dovuto rappresentare l’ingresso russo nella competizione globale dei robot antropomorfi. 

É un momento di sfilate per gli androidi, stanno salendo sui palchi delle fiere tech per mostrare quanto sono bravi a imitare gli umani. L'ultimo caso è stato Iron, robot sviluppato da Xpeng con una spina dorsale flessibile, articolazioni dinamiche e muscoli artificiali. L’episodio di Mosca dimostra che, dietro la spettacolarità delle esibizioni, la strada verso androidi davvero autonomi è ancora in salita. Ad ogni modo, ogni passo — anche quello falso — è parte del percorso.

Un debutto difficile per AIDOL

Secondo gli organizzatori, la caduta sarebbe stata causata da problemi di calibrazione e illuminazione, fattori che avrebbero compromesso i sensori di equilibrio del robot. “AIDOL è ancora in fase di apprendimento,” ha dichiarato Vladimir Vitukhin, amministratore delegato di AIDOL, all’agenzia di stampa statale TASS. “Speriamo che questo errore si trasformi in un’esperienza utile per il nostro progresso.”

AIDOL sulla carta sa camminare, interagire con le persone, riconoscere oggetti e comunicare in linguaggio naturale. L’obiettivo dei suoi sviluppatori è ambizioso: creare un robot in grado di operare in settori che spaziano dall’industria automobilistica alla logistica, fino alla sanità e all’intrattenimento. Tra le caratteristiche tecniche segnalate c'è una batteria che assicura fino a sei ore di autonomia, 19 servomotori dedicati alle espressioni facciali, e una “pelle” in silicone capace di riprodurre almeno 12 emozioni di base e centinaia di micro-espressioni. Uno dei punti di forza di AIDOL è proprio il volto realistico. Un dettaglio che lo distingue, ma che aumenta anche la complessità tecnica.

La corsa globale ai robot umanoidi

Il caso AIDOL arriva in un momento di grande fermento nel campo della robotica. Nel 2024, secondo le stime di PitchBook, gli investimenti nel settore dei robot umanoidi hanno superato 1,6 miliardi di dollari, senza contare i miliardi investiti da Elon Musk e dalla sua azienda Tesla per sviluppare Optimus, il robot presentato per la prima volta nel 2021.

Apptronik ha raccolto 350 milioni di dollari per scalare la produzione di robot umanoidi a fini industriali. A ottobre, invece, la startup cinese Unitree ha attirato l’attenzione con il suo modello H2, capace di piroette e movimenti marziali quasi coreografici. Anche giganti come Boston Dynamics, Figure AI e Agility Robotics stanno affinando le proprie tecnologie per portare sul mercato robot in grado di lavorare accanto agli esseri umani. La presentazione di AIDOL, seppur con la caduta di fronte alle telecamere, si inserisce in una dinamica più ampia: quella di un’industria che tenta di trasformare prototipi spettacolari in soluzioni operative.

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