La prova del nuovo FIFA: come sono andate le prime partite su EA Sports FC 26

Dopo l’addio al marchio FIFA, Electronic Arts continua a limare il suo progetto calcistico. Quest’anno ci prova con EA Sports FC 26, il renaming è già in corsa da tempo ma qualcuno è ancora legato al brand storico. Un titolo che tenta di migliorare quanto fatto nei capitoli precedenti, sfruttando i feedback diretti della community e proponendo sulla carta parecchie novità, specie sul fronte gameplay. Lo abbiamo provato, e possiamo subito dire che FC 26 non è una rivoluzione, ma un’evoluzione ragionata che punta a dare più scelta a giocatori e giocatrici.
Competitivo o realistico: due modi di intendere il calcio
Da queste premesse, nasce l’implementazione di due modalità di gioco ben distinte. Una è “Competitiva”, che permette un ritmo alto, passaggi rapidi, dribbling più fluidi e reazioni più immediate. È il calcio veloce e frenetico, tipico di EA Sports FC, che gli appassionati di Football Ultimate Team (FUT) conoscono bene. “Realistica”, invece, rallenta tutto.
I calciatori e le calciatrici pesano di più, questo rende più incisivi gli scontri fisici, l’avanzamento più ragionato e l’organizzazione tattica. È, insomma, un approccio che privilegia la strategia al posto dell’azione, che avvicina il gioco a quello che si vede in tv la domenica pomeriggio. La differenza tra le due impostazioni si percepisce in modo netto, controller alla mano, ed è probabilmente la vera innovazione di FC 26.
Sul piano delle meccaniche, EA introduce qualche novità che arricchisce senza stravolgere. Il tiro rasoterra con doppio tocco funziona bene e rende i gol più vari, mentre l’intelligenza artificiale di compagni e portieri appare più credibile. Sono miglioramenti concreti, ma non rivoluzionari: chi arriva da FC 25 non troverà uno stacco netto.
Carriera e FUT: le due colonne storiche
Tra le modalità di gioco disponibili EA Sports FC 26, Carriera rimane uno dei pilastri assoluti. Quest’anno accoglie nuovi elementi pensati per rendere ogni stagione meno prevedibile, tramite eventi dinamici e imprevisti che spezzano la routine. Tra questi, sfide settimanali ispirate al calcio reale, infortuni improvvisi e persino intossicazioni di squadra che costringono a rivedere i piani in corsa.
La carriera da calciatore ruota invece attorno a tredici archetipi ispirati a campioni del passato, con percorsi più rigidi ma anche più realistici, che obbligano a compiere scelte di crescita mirate. In altre parole, non è più possibile avere un giocatore o una giocatrice efficace in tutto. Aggiunte e limature che arricchiscono una modalità già di per sé ben strutturata.

FUT, dal canto suo, resta il cuore pulsante della serie e si espande con eventi Live e tornei a eliminazione diretta. Da segnalare i Guanti di sfida, cinque partite consecutive con squadre sempre diverse, un’idea che mette alla prova la profondità del proprio club. Novità anche sul fronte delle leggende, con nomi che faranno felici i tifosi italiani: in primis il nuovo arrivo di quest’anno, Francesco Totti. Ci sono poi anche Giorgio Chiellini e Zlatan Ibrahimović nel roster ufficiale.
E proprio Ibra si prende la scena con una chicca surreale: in FC 26 debutta lo Zlatan FC, una squadra composta interamente da cloni dello svedese, presenti in ogni ruolo, compreso il CT. Si può testare la squadra in “Calcio d’inizio” nella sezione “Resto del mondo”. L’effetto è veramente assurdo.
Più personalizzazione e modernità
Grande enfasi è stata posta sulla personalizzazione e l’accessibilità, da sempre al centro dell’attenzione di Electronic Arts. Questo si traduce in contrasti visivi regolabili, in possibilità di semplificare le mosse abilità e in generale una serie di accortezze volte a rendere il gioco il più accessibile possibile. Passando al gameplay vero e proprio, ci sono nuovi stili di gioco, i PlayStyles, quali Incornata, Precisa, Fortezza, Aerea, Funambolo, che permettono di caratterizzare meglio i propri giocatori. Arrivano anche ruoli moderni come terzini invertiti o portieri abili con i piedi, che ampliano la profondità tattica.
Dove però FC 26 non convince appieno è sul piano visivo. Escluso un movimento più realistico di divise e palloni, davvero curati nei dettagli, il resto fatica a colpire. Pubblico e spalti sembrano ancora cartonati, e le scene fuori dal campo, pur avendo una loro centralità – come dimostra la loro durata non proprio breve – risultano poco credibili nelle animazioni.
Forse l’unica eccezione sono i replay con telecamera in prima persona, che hanno un loro fascino. Non sono difetti che compromettono il gameplay, ma sgretolano quel senso di realismo che si cerca di fare emergere con la giocabilità. Bisogna capire se si tratta di una scelta stilistica o di una necessità legata ai limiti di un motore grafico. Considerate le tecnologie innovative adoperate, come le Tracab Technologies a supporto del motore HyperMotion V3, propendiamo per la prima ipotesi.

Insomma, EA Sports FC 26 è il capitolo più completo della serie: 20.000 giocatori, 750 squadre, 120 stadi e tutte le principali licenze internazionali, maschili e femminili. Offre più libertà, più modalità e una distinzione netta tra competitivo e realistico che può accontentare due pubblici diversi. Allo stesso tempo, però, resta l’impressione di un progetto che continua a perfezionarsi senza osare davvero. È un calcio virtuale più ricco e flessibile, che tuttavia manca ancora di quel salto in avanti capace di far gridare alla rivoluzione. Ma del resto, non ce n'è la necessità. Il franchise di Electronic Arts resta ad oggi.