video suggerito
video suggerito
Instagram

Instagram lancia la classificazione PG-13: come funzionano le nuove regole sul social

Meta introdurrà un nuovo sistema ispirato alla classificazione cinematografica per limitare nudità, violenza e linguaggio esplicito sulla piattaforma. Un modo per tutelare i minori e riconquistare la fiducia degli utenti.
A cura di Elisabetta Rosso
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Instagram cambia ancora. Entro la fine dell’anno la piattaforma introdurrà regole più rigide per proteggere gli adolescenti dai contenuti inappropriati. Meta, azienda madre delle piattaforma, si è ispirata al sistema di classificazione cinematografica PG-13, che consente solo materiali adatti a un pubblico dai 13 anni in su. Non è un momento semplice per l'azienda, genitori, associazioni e legislatori, hanno accusato il social network di favorire la dipendenza, esporre i giovani a contenuti dannosi e rendere difficile per le famiglie controllare la vita digitale dei figli.

Secondo Max Eulenstein, responsabile del product management di Instagram, l’obiettivo è creare un sistema chiaro e comprensibile per le famiglie: “Ci siamo ispirati a un linguaggio che i genitori conoscono bene, quello della classificazione dei film. Il PG-13 rappresenta un equilibrio: consente alcune espressioni più forti o temi complessi, ma esclude tutto ciò che sarebbe inappropriato per un adolescente.”

Come cambierà Instagram

Con le nuove linee guida Instagram non consiglierà più contenuti che contengano nudità, linguaggio esplicito o violenza eccessiva, e ridurrà la visibilità di profili che trattano temi sensibili come la sessualità o l’uso di sostanze. Anche la ricerca attiva di materiale per adulti sarà più difficile: gli algoritmi che regolano i suggerimenti e le esplorazioni verranno aggiornati per filtrare automaticamente ciò che non rientra nei limiti del PG-13.

Le misure annunciate rappresentano un’evoluzione di quelle introdotte l'anno scorso. Nel 2024 infatti gli account di tutti gli utenti under 18 erano stati resi privati per impostazione predefinita. Da allora, solo i follower approvati potevano visualizzare foto e video pubblicati dai minori, e l’algoritmo di raccomandazione aveva iniziato a escludere contenuti potenzialmente inappropriati dai feed personalizzati. Con i nuovi aggiornamenti, Meta introdurrà anche la funzione “Contenuti limitati”, un’impostazione che i genitori potranno attivare tramite il centro famiglia di Instagram per applicare filtri ancora più severi.

Meta ha anche annunciato nuove misure per i chatbot basati su intelligenza artificiale. Questi assistenti, pensati per intrattenere e coinvolgere gli utenti, sono stati segnalati per dialoghi inappropriati con minori. Meta ha assicurato che, con la nuova politica, i chatbot non potranno più fornire risposte o interazioni che vadano oltre i limiti di un film PG-13. Ciò significa che verranno evitati riferimenti sessuali espliciti, linguaggio volgare e temi riservati a un pubblico adulto.

Una risposta alle pressioni politiche e sociali

Meta promette da anni di migliorare la protezione dei minori, ma il percorso è stato tutt’altro che lineare. Le inchieste giornalistiche e le audizioni pubbliche del fondatore e CEO Mark Zuckerberg davanti al Congresso americano hanno rivelato le difficoltà dell’azienda nel bilanciare libertà di espressione, crescita economica e responsabilità sociale.

Meta è stata accusata di aver creato servizi progettati per massimizzare il tempo trascorso online e decine di famiglie hanno denunciato Meta per aver danneggiato la salute mentale dei figli, contribuendo all’aumento di ansia, depressione e disturbi legati all’immagine corporea.

Le nuove regole sono quindi parte di una strategia più ampia per riconquistare la fiducia dopo anni di controversie legate alla tutela dei minori. “Il nostro obiettivo è costruire un ambiente online più sano e controllato per i ragazzi”, ha spiegato Eulenstein. “Sappiamo che i social fanno ormai parte della loro vita quotidiana, ma vogliamo che lo siano in modo sicuro e consapevole.”

Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti. Tuttavia, l’adozione di un modello di classificazione familiare come quello del cinema rappresenta un passo concreto verso una maggiore trasparenza e responsabilità nell’ecosistema digitale.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views