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Immuni non manda più notifiche, così si spegne l’app che avrebbe dovuto salvarci dal Covid

Dal 7 settembre Immuni ha smesso di inviare notifiche. Dal 29 settembre le statistiche sulle sue performance non sono state più aggiornate. Al momento però non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale.
A cura di Valerio Berra
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Le ultime notifiche sono partite il 6 settembre. Cinque segnalazioni, a fronte di 16 utenti che erano segnati come positivi. Poi nulla. Zero notifiche, e zero utenti positivi. Dal 29 settembre i dati non vengono nemmeno più aggiornati. La storia di Immuni sembra finita. L’app che è stata lanciata il 2 giugno 2020 doveva essere la protagonista della nuova fase delle pandemia, quella che vedeva la fine del lockdown durissimo e l’inizio della convivenza con il virus. Non è stato così, nonostante le campagne pubblicitarie, gli aggiustamenti tecnici e i cambi di gestione, Immuni è sempre rimasta nelle retrovie nella lotta contro il Covid. E ora potrebbe uscire definitivamente di scena.

L’app ha una bacheca in cui pubblica regolarmente i suoi dati. Da quando è stata lanciata ha segnato 21.922.401 download, ha registrato 90.221 utenti positivi e ha inviato 195.756 notifiche di avvenuto contatto con un positivo. Dal 7 settembre i grafici invece segnano zero notifiche e zero registrazioni di positività da parte degli utenti. Certo, non che prima ce ne fossero migliaia al giorno, visto che il mese precedente il picco è stato di 48 notifiche. Al momento però non è ancora stata pubblicata nessuna comunicazione da parte dell’app: tace il sito e tacciono anche tutte le pagine social.

IMMUNI | I dati sulle notifiche inviate dall'app
IMMUNI | I dati sulle notifiche inviate dall'app

La conferma dei dati sulla dashboard di GitHub

Al di là di questi pannelli c’è un altro report che lascia poche speranze per il futuro di Immuni. I dati completi dell’app si possono trovare infatti anche su GitHub, la piattaforma dedicata agli sviluppatori. Qui vengono condivisi e raccolti tutti i dati sull’app. Come si può vedere dalle dashboard che vi lasciamo sotto al paragrafo, qui le informazioni sulle performance dell’applicazione non vengono più aggiornate dal 29 settembre.

IMMUNI | I dati di Github su Immuni
IMMUNI | I dati di Github su Immuni

Un’app che non ha mai funzionato (bene)

L’app è stata programmata dalla software house milanese Bending Spoon ed è stata lanciata il 2 giugno 2020, dall’8 giugno è cominciata la sperimentazione nelle prime regioni e dopo un mese dal suo utilizzo sono stati registrati 4,1 milioni di download. A ottobre sono diventati circa 7 milioni. Il suo ruolo doveva essere cruciale. Attraverso il Bluetooth, Immuni doveva tenere un registro con i dati anonimizzati di tutti i contatti più stretti. Una volta che il possessore dell’app risultava positivo, Immuni avrebbe dovuto mandare una notifica a tutte le persone incontrate nei giorni in cui la finestra di contagio era aperta.

I pochi download, le notifiche non sempre precise e l’arrivo dei vaccini hanno reso l’app poco più che un peso nei nostri smartphone. Il 31 agosto 2020, anche il viceministro della Sanità Pierpaolo Sileri ammise la sconfitta: «Purtroppo è stata un flop tra i giovani». Un piccolo accenno di vita è arrivato a un anno dal lancio: da giugno del 2021 è stato possibile utilizzare l’app per scaricare e conservare il Green pass. Funzione che è diventata abbastanza comoda, soprattutto quando tra Covid e nuove dosi è diventato necessario aggiornare il certificato.

Ora che anche anche il Green pass non è più indispensabile per spostarsi sui mezzi o entrare nei locali sembra arrivato il momento di rimuovere l’app dai nostri smartphone. O forse è meglio continuare a tenerla in memoria, giusto per scaramanzia.

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