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Il fondatore di Twitter ha lanciato un nuovo Twitter per battere Elon Musk, come funziona Bluesky

Apparentemente Bluesky è molto simile a Twitter, la grande differenza sarà alla base. Il nuovo social infatti è decentralizzato: dati, algoritmi e moderazione saranno nella mani degli utenti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non c’è nessuna volontà di fare finta che sia qualcosa di diverso, Bluesky è il Twitter che avrebbe voluto da qualche anno a questa parte Jack Dorsey, ex Ceo del social. È la vera concorrenza, stessa interfaccia, stesso blu perpetuo che ritorna sempre, persino gli input per scrivere sono uguali. La grande differenza sta dietro le quinte del social: è decentralizzato. Prima i termini centralizzato e decentralizzato erano una roba da nerd, hacker, attivisti per i diritti digitali, sconosciuta quindi al grande pubblico. Poi, le regole di moderazione poco trasparenti, gli interessi delle grandi società nel manovrare visibilità sui social, gli illustri ban di personaggi pubblici, vedi Donald Trump, si è cominciato a parlare di social decentralizzati.

Nelle periferie del web esistevano già, Mastodon simile a Twitter, Friendica a Facebook, Pixelfed a Instagram, Peertube a Youtube. Sono alternative democratiche dove le regole di moderazione non vengono dall’alto ma dal basso, sono gli stessi utenti a decidere cosa viene spinto, censurato, penalizzato. Ora nella lista entra anche Bluesky, ci sono due grandi differenze rispetto a tutti gli altri che già esistono: il nuovo social è targato Jack Dorsey e arriva nel bel mezzo di una guerra contro Twitter.

Come funziona Bluesky di Jack Dorsey

Martedì 28 febbraio Bluesky ha lanciato il Beta Test sull’app store di Apple, e presto sul mercato arriverà la vera concorrenza per Twitter. L'app Beta può essere scaricata dall'App Store, ma si entra solo su invito. Al momento è possibile inviare il proprio indirizzo mail per entrare nella lista d’attesa. Secondo la testata specializzata in startup TechCrunch, l'interfaccia di Bluesky è simile a quella di Twitter. Le differenze sono minime, per esempio nella casella di testo al posto di "Cosa sta succedendo", l’app chiede "Che succede?". Ha anche introdotto un pulsante per aggiungere 256 caratteri e l'opzione per caricare foto. Ma sono dettagli. Bluesky è stato costruito sulla falsa riga di Twitter, ma allora perché gli utenti dovrebbero scegliere il nuovo social? Considerando tutte le difficoltà e scocciature del caso, per esempio ricostruire una fanbase, perdere i propri post, dover scalare di nuovo il muro della visibilità. È molto più semplice rimanere lì, dove si è.

Twitter, Facebook, Instagram, sono tutti sistemi centralizzati, la nuova app di Dosey no. È un social social network decentralizzato, questo vuol dire che oltre la moderazione dei contenuti nelle mani degli utenti, il social permette anche alle persone di mantenere il controllo dei propri dati e scegliere l'algoritmo che gestisce i contenuti visualizzati. Gli utenti avranno infatti accesso a "un mercato aperto di algoritmi". È come scegliere un motore di ricerca per avere maggior controllo sui contenuti che verranno visualizzati. Un modo per prendere le distanze dalla macchina omologata che punta sempre e solo all'engagemenet. Gli utenti potranno anche scegliere di non utilizzare alcun algoritmo, se lo desiderano.

Sarà la fine del Twitter di Elon Musk?

Jack Dorsey ha pensato di lanciare un social decentralizzato dopo il ban di Twitter a Donald Trump nel 2021. L'obbiettivo dell'ex Ceo di Twitter infatti era proprio creare social più democratici e liberi. Anche Elon Musk, non appena ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari, aveva detto qualcosa di simile. Peccato che la sua versione di "libertà" altro non era che un escamotage per tagliare i costi, licenziare dipendenti e indebolire la moderazione aprendo le porte anche a contenuti violenti, offensivi e potenzialmente pericolosi. Non solo sembra anche che abbia modificato l'algortimo per rendere i suoi tweet più visibili. Insomma non proprio l'idea più pura di libertà e democrazia per un social. Se Dorsey gioca bene le carte, arriva nel momento giusto.

È vero, Mastodon ci ha già provato a sostituire Twitter, ma dopo qualche fuga di utenti il fenomeno migratorio si è bloccato, per via anche di alcuni difetti del social meno immediato rispetto a Twitter. Bisogna anche considerare che i sistemi decentralizzati non sono ancora così mainstream, ma i temi della sicurezza, della moderazione e della manipolazione algoritmica stanno spingendo sull'opinione pubblica. E alla fine può anche essere che qualcuno si stufi dei meme di Elon Musk sul suo feed.

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