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Il caso di Hollow Knight, il piccolo indie diventato un fenomeno mondiale: il sequel Silksong è già record

Sviluppato da sole tre persone, Hollow Knight ha conquistato milioni di giocatori. Sei anni di attesa hanno reso Silksong un mito: ora il sequel più desiderato è tornato nelle mani dei fan a partire dal 4 settembre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.
A cura di Lorena Rao
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Dalla quiete di un piccolo studio australiano di Adelaide è nato un fenomeno mondiale: Hollow Knight. Quello che doveva essere un videogioco esplorativo in due dimensioni si è trasformato in un cult capace di conquistare milioni di giocatori e giocatrici, diventando uno dei più grandi successi della scena indipendente – o indie – degli ultimi anni. Con la sua estetica malinconia, la colonna sonora struggente e un level design di rara raffinatezza, il titolo di Team Cherry ha dimostrato che passione e cura artigianale possono valere più di qualsiasi grande budget.

Ed è proprio da quel trionfo che è nato il mito di Silksong, sequel attesissimo annunciato nel 2019. Sei anni in cui l’hype non si è mai affievolito, anzi, è cresciuto insieme al silenzio quasi totale del team di sviluppo, trasformando l’attesa in leggenda, se non in meme: Silksong è stato paragonato all’impossibile Half Life 3 e ad altri titoli che esistono solo nei desideri della community videoludica.

Ma questa volta la storia è a lieto a fine: oggi Silksong è realtà. Il titolo infatti è disponibile dal 4 settembre su tutte le principali piattaforme, pronto a riportare la magia di Hollow Knight nell’attuale generazione videoludica.

Com’è nato Hollow Knight, l’indie da oltre 15 milioni di copie vendute

Come spesso accade nell’underground videoludico, molti successi nascono dalle game jam, iniziative che si svolgono anche in Italia in cui, in 48 ore, piccoli team devono realizzare un videogioco attinente al tema dell’evento. “Beneath the Surface” – sotto la superficie, era quello della jam 2014 a cui parteciparono Ari Gibson, William Pellen, Jack Vine, gli attuali membri di Team Cherry.

Da lì l’idea di creare un’esperienza legata al mondo sotterraneo degli insetti. I tre non riuscirono a completare il prototipo per la jam, ma l’idea piacque tanto che decisero di sviluppare seriamente un gioco, finanziandosi attraverso una campagna su Kickstarter, la piattaforma di crowdfunding.

HOLLOW KNIGHT: SILKSONG | La mappa completa del primo Hollow Knight da scoprire gradualmente. Una dimostrazione del game design di qualità di Team Cherry.
HOLLOW KNIGHT: SILKSONG | La mappa completa del primo Hollow Knight da scoprire gradualmente. Una dimostrazione del game design di qualità di Team Cherry.

Nel 2017 arrivò Hollow Knight, un metroidvania in 2D. Si tratta di un genere che guarda a due capisaldi Nintendo, Metroid e Castlevania, in cui è centrale l’esplorazione e l’ottenimento graduale di abilità per poter fronteggiare i vari pericoli. Ambientazione dell’avventura è Nidosacro, un regno in rovina a causa di un’infezione diffusa tra i suoi abitanti, gli insetti.

Tale maledizione li rende aggressivi, spegne ogni barlume di volontà e autodeterminazione. Dietro a tutto questo c’è il Re Pallido: un dio di luce che, per fermare la “Malattia”, crea contenitori capaci di imprigionarla. Uno di questi è il Vuoto Cavaliere, il protagonista. Un esserino senza memoria e senza parola, destinato a combattere l’infezione e a liberare il regno.

Un pretesto per dare inizio a un viaggio suggestivo, poetico, sfidante. Nel suo peregrinare armato di aculeo, il Cavaliere affronterà gli infetti del regno sotterraneo, tra mantidi, coleotteri, farfalle, funghi salterini e ragni famelici. Quasi ogni cosa è letale nel gioco. C’è infatti l’influenza dei soulslike di FromSoftware: in Hollow Knight, così come in Elden Ring e in altri titoli dello studio giapponese, se si muore si parte dall’ultimo checkpoint e si perdono tutte le “monete di gioco” raccolte, fondamentali per progredire.

HOLLOW KNIGHT: SILKSONG | Nonostante i pericoli, sia in Hollow Knight che in Silksong, ci sono personaggi amichevoli con storie dolci, a volte anche buffe, che rendono affascinante l’intricato mondo degli insetti.
HOLLOW KNIGHT: SILKSONG | Nonostante i pericoli, sia in Hollow Knight che in Silksong, ci sono personaggi amichevoli con storie dolci, a volte anche buffe, che rendono affascinante l’intricato mondo degli insetti.

Ma non è solo il senso di sfida e il pregevole game design ad aver reso un cult il titolo di Team Cherry. Parte del suo fascino deriva dall’estetica visiva e musicale. I personaggi solenni, i silenzi sospesi, le architetture gotiche, decadenti, a cui si aggiungo i meravigliosi brani orchestrali di Cristopher Larkin, danno carattere a un’esperienza che è veramente difficile da dimenticare.

In più non è secondario che dietro ci sia un piccolo team di sviluppo, composto da tre membri più il supporto del compositore e del direttore tecnico David Kazi. Una storia che ribadisce che a fare la qualità di un videogioco non sono i budget stratosferici e gli studi giganteschi, ma la passione per la propria opera.

I record di Silksong a poche ore dal lancio

Silksong abbandona Nidosacro e il piccolo Cavaliere per metterci nei panni di Hornet, una combattente insettoide armata di ago già vista nel primo capitolo. A differenza del precedente protagonista, lei è dotata di parola. Questo le permette di esprimere il suo grande carisma e soprattutto di interagire con i vari pellegrini di un regno misterioso, anch’esso avvolto da una maledizione.

HOLLOW KNIGHT: SILKSONG | Hornet è una combattente tanto misteriosa quanto carismatica.
HOLLOW KNIGHT: SILKSONG | Hornet è una combattente tanto misteriosa quanto carismatica.

Nell’incipit che abbiamo potuto assaggiare dopo il lancio, si vede la guerriera imprigionata e incatenata da insetti sconosciuti. Una volta liberata, il nostro compito è quello di capire le motivazioni della sua cattura. Inizia così un nuovo viaggio in un mondo da esplorare, conoscere, combattere. Ludicamente, Team Cherry perfeziona e arricchisce quanto visto nel gioco d’esordio, introducendo nuovi nemici, abilità e meccaniche di combattimento e d'esplorazione. Tornano anche le musiche di Christopher Larkin, a sottolineare ogni passo con atmosfere uniche ed evocative.

Intanto, l’attesa per Silksong ha raggiunto livelli stratosferici a tal punto che, il giorno del lancio, i principali store digitali sono andati in tilt. Una volta sbloccata la situazione, il titolo è diventato immediatamente il secondo indie a pagamento più giocato al lancio su Steam. Un risultato sorprendente, che supera titoli popolarissimi durante la pandemia come Valheim, Among Us.

Record anche per i giocatori attivi in contemporanea: 535.000 utenti attivi solo su Steam. In generale, i numeri generati da Silksong lo portano vicino, se non sopra, pure a colossi quali GTA V, Monster Hunter: World e Skyrim. Insomma, una cosa è già certa: Silksong non è solo un seguito, ma è la celebrazione di un mondo che ha conquistato milioni di giocatori, pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia dei videogiochi indie.

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