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I corrieri di Amazon stanno avendo parecchi problemi con i cani

Secondo i dati pubblicati dal servizio postale degli Stati Uniti solo nel 2022 sono stati 5.300 i fattorini morsi da un cane mentre effettuavano una consegna. Spesso le persone che lavorano con Amazon sono corrieri indipendenti: curarsi per un morso di cane può comportare la perdita di molti giorni di lavoro.
A cura di Valerio Berra
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Certo. Il postino che scappa dai cani è uno stereotipo fin troppo esplorato in qualsiasi prodotto di animazione dedicato ai bambini. Eppure sembra che con l’espansione dell’e-commerce quella che era solo una scenetta comica da Hanna-Barbera sia diventata un’incubo per migliaia di persone che lavorano nel settore della logistica. Il servizio postale degli Stati Uniti riferisce che nel 2022 sono stati 5.300 i fattorini che sono stati morsi da un cane negli Stati Uniti. Secondo Wilfred Chan del quotidiano The Guardian questo problema riguarda soprattutto chi lavora con Amazon.

Chan ha raccontato la storia di Jennifer Anderson, una lavoratrice di 43 anni che lavora per Amazon Flex. In pratica fa parte di quella lunga serie di lavoratori indipendenti che alla fine lavorano a tempo pieno per Amazon, gli stessi protagonisti del documentari Sorry We Missed You di Ken Loach. Jennifer durante una consegna è stata morsa da un cane lasciato libero dal padrone e ha dovuto decidere se rimanere a casa per curarsi, perdendo giorni di lavoro, o continuare le sue consegne per essere pagata.

Il problema dell’assistenza medica

Il problema è tutto nell’assistenza medica. I lavoratori che operano con Amazon Flex vengono considerati come indipendenti, se chiamano un’ambulanza quindi rischiano poi di dover pagare tutta l’assistenza sanitaria. Lo ha spiegato anche Kenneth M. Phillips un avvocato che, secondo il The Guardian, è specializzato in morsi di cane (sic!): “Amazon sa che queste persone vengono morse dai cani, perché succede sempre di più. E se queste persone non hanno un’assicurazione sanitaria e non hanno le conoscenze per contattare un avvocato, allora sono fregati”.

La posizione di Amazon

Amazon non ha fornito dati precisi a Wilfred Chan. Il giornalista aveva chiesto di rispondere ad alcune domande nate dal suo articolo. Si è limitata a dire che prima di tutto sono i suoi clienti a dover garantire che il fattorino possa operare in sicurezza. Spiega il portavoce Steve Kelly: “Incoraggiamo i nostri clienti ad aiutare proteggendo i loro cani quando è prevista una consegna, in modo che gli autisti possano consegnare i pacchi in sicurezza”.

E aggiunge: “Il nostro obiettivo è prevenire e ridurre questi infortuni, motivo per cui collaboriamo regolarmente con i nostri partner di consegna per fornire formazione su come evitare i cani e ricordare agli autisti che nessuno è tenuto a completare una consegna se non si sente sicuro e non viene penalizzato per averlo fatto”.

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