Finti esperti e canali WhatsApp: così i truffatori hanno clonato la Banca d’Italia

Tutto inizia con un messaggio su Instagram, arriva da un account che usa il logo di Banca d'Italia e offre consulenza finanziaria gratuita. Come spiegano nel comunicato inviato nei DM è sufficiente iscriversi a un canale WhatsApp, chi entra cade nella trappola. L'account infatti è un profilo fake, l'offerta l'esca della truffa. A segnalarla è stata la stessa Banca d’Italia, che ha avvisato gli utenti e raccomandato di non rispondere ai messaggi su Instagram. Soprattutto non condividere dati personali, bancari o documenti.
"Era presente sul social network Instagram di un profilo falso che utilizzava indebitamente il nome e il logo della Banca d'Italia per ottenere follower a cui proporre successivamente la partecipazione a un gruppo WhatsApp di consulenza su servizi finanziari", ha spiegato la banca in una nota pubblicata sul sito ufficiale. "La Banca d'Italia è totalmente estranea a tali attività e non offre alcun servizio di investimento o gestione di denaro a privati. Su richiesta della Banca d'Italia, l'account falso è stato rimosso."
Come funziona la truffa della consulenza finanziaria
Siamo di fronte a un caso di spoofing. È una truffa che mette in atto diverse strategie per falsificare l'identità (spoof). Gli hacker quindi modificano le informazioni come numero di telefono, mail, o siti web per fingersi per esempio un'azienda e intercettare informazioni riservate ed effettuare un attacco. Queste truffe sfruttano l’autorevolezza di enti riconosciuti per ottenere la fiducia degli utenti. Il passo successivo è spingerli a inscriversi su canali privati — come gruppi WhatsApp o Telegram — dove vengono proposte finte consulenze, investimenti truffaldini o addirittura richieste di denaro.
I rischi sono concreti: si va dal furto di identità all’accesso fraudolento ai conti bancari, fino all’utilizzo illecito dei documenti inviati. I truffatori si presentano con linguaggio professionale e offerte allettanti, ma dietro l’apparente competenza si nasconde un tentativo di raggiro.
Come proteggersi dalla truffa
Per proteggersi è fondamentale non fidarsi mai di messaggi ricevuti sui social che promettono servizi finanziari o guadagni rapidi, anche se sembrano provenire da enti noti. Verificare sempre l'autenticità del profilo — controllando se è verificato, visitando il sito ufficiale dell’ente, o contattando direttamente l’istituzione — è un primo passo per evitare brutte sorprese. Mai fornire dati sensibili tramite canali non ufficiali e, in caso di dubbio, è sempre meglio non agire d’impulso e chiedere chiarimenti direttamente alle fonti ufficiali.
"Si raccomanda in ogni caso di non rispondere a eventuali messaggi o richieste che spendono il nome della Banca d'Italia e non fornire dati personali, bancari o documenti. Per qualsiasi dubbio o chiarimento è possibile inviare una richiesta alla Banca d'Italia tramite la pagina Servizi on line. La Banca d'Italia si riserva di effettuare segnalazioni alle Autorità competenti per tutelare la propria immagine e prevenire l'uso illecito del proprio nome.