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Elon Musk vuole (di nuovo) comprare Twitter per trasformarla in X, l’app di “ogni cosa”

L’obiettivo di Musk è quello di partire da Twitter per creare un’app in grado di raccogliere ogni genere di servizio sul modello di WeChat. Un progetto ambizioso ma che ha già parecchi concorrenti.
A cura di Valerio Berra
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Non è più un retroscena legato al mercato delle Big Tech. Non è più un semplice aggiornamento su un imprenditore diventato l’uomo più ricco del mondo a colpi di idee che hanno plasmato il nostro immaginario del futuro. Il nuovo cambio di rotta deciso da Elon Musk sull’acquisto di Twitter è stato accolto dalla stampa tech con lo stesso sfinimento con cui accogliete in casa un vostro caro amico che vuole tornare per la quarta volta con la sua ex fidanzata.

Musk ha rilanciato la sua offerta per acquistare Twitter. La proposta è la stessa formalizzata lo scorso 25 aprile: 44 miliardi di dollari per tutta la società, con una quota di 54,20 dollari ad azione.  Ai tempi della proposta, si trattava di una quota leggermente più alta rispetto al reale valore di mercato delle azioni di Twitter. Dopo sei mesi di caos completo sulla trattativa, l’offerta sembra ancora valida. Fino al 4 ottobre le azioni di Twitter venivano scambiate per 42 dollari, dopo l’annuncio di Musk sono schizzate a 52 dollari.

GOOGLE FINANCE | L'andamento delle azioni di Twitter nell'ultimo anno
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La prima udienza del processo tra Twitter e Musk

Twitter e Musk non sono due amanti in buoni rapporti. Anzi. Il 17 ottobre si terrà la prima udienza del processo tra il social network e l’imprenditore. Dopo l’offerta del 25 aprile Musk aveva deciso di tirarsi indietro dal piano di acquisizione. Il fondatore di Tesla aveva accusato Twitter di non avergli fornito informazioni adeguate sul numero di account falsi presenti sulla piattaforma. Visto che l’offerta di Musk aveva causato uno smottamento del mercato azionario e parecchi cambi di rotta tra gli investitori, Twitter ha deciso di fare causa per obbligare il fondatore di Tesla a firmare l’accordo.

Il processo deve ancora essere celebrato ma gli spoiler delle udienze sono già interessanti. Dalle prime carte depositate stanno emergendo le chat tra Elon Musk, il fondatore di Twitter Jack Dorsey e altre figure collegate all’uomo più ricco del mondo che lasciano intendere quanto l’idea di acquistare Twitter non sia esattamente uno dei piani di acquisizioni più composti mai ideati da un imprenditore. Qui vi lasciamo tutto il materiale emerso dall’analisi delle chat.

X, l’app di ogni cosa

Musk ha rilasciato una sola dichiarazione sulle sue intenzioni per il futuro di Twitter. In un tweet (e dove altrimenti?) ha spiegato che la sua scelta di rilanciare il piano di acquisizione nasce dall’intenzione di trasformare il social network in una cosa completamente diversa che si chiamerà X e sarà una “everything app”, una app in cui raccogliere “ogni cosa”.

Dietro questa definizione c’è un modello ben preciso: WeChat, la super app cinese dove è possibile creare gruppi, pubblicare video e immagini e soprattutto inviare micro pagamenti. Il nome non è casuale: X infatti era la banca online creata da Musk che poi è diventata PayPal. Questa volta la corsa dell’imprenditore non è solitaria: anche Meta punta da tempo a creare una WeChat dell’Occidente e ha dalla sua parte un ecosistema con tre miliardi di utenti.

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