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Elon Musk ha avuto “il compenso più alto nella storia dell’umanità” ma ora rischia di perderlo

Il miliardario a metà gennaio aveva lanciato un ultimatum a Tesla chiedendo il 25% delle azioni per un valore di 80 miliardi di dollari. Dopo la sentenza dovrà fare i conti con una proposta decisamente più bassa.
A cura di Elisabetta Rosso
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Elon Musk potrebbe perdere il primato di uomo più ricco del mondo per colpa di una sentenza. Un giudice del Delaware ha stabilito che il miliardario non ha diritto allo storico pacchetto assegnato dal consiglio di amministrazione dell'azienda. Il maxi compenso da 55 miliardi di dollari che Tesla ha concesso nel 2018 a Elon Musk sarebbe "ingiusto nei confronti degli azionisti". I dirigenti della società sono stati accusati di aver violato i loro doveri nei confronti dell'azienda, e di aver sprecato beni aziendali. Ora il Cda di Tesla dovrà presentare una nuova proposta. "L'iter che ha portato all'approvazione del piano è stato profondamente viziato", ha sottolineato il giudice.

La sentenza arriva cinque anni dopo la causa avviata dall'azionista di Tesla Richard Tornetta. Aveva citato in giudizio Musk e il consiglio di amministrazione nel 2018 per dimostrare che il Ceo aveva usato il suo potere sul Cda di Tesla per ottenere un pacchetto di "compensi fuori misura". Secondo il giudice il premio aziendale sarebbe stato imposto dallo stesso Musk ai manager, che non sarebbero stati indipendenti rispetto al Ceo. Il pacchetto retributivo del fondatore di Tesla è “il più grande nella storia dell’umanità”. Pochi minuti dopo la sentenza Musk ha pubblicato un post su X: “Non costituire mai la vostra azienda nello stato del Delaware”.

L'ultimatum di Elon Musk a Tesla

In realtà Elon Musk a metà gennaio aveva lanciato un ultimatum a Tesla. Al momento detiene il 13% delle azioni di Tesla, ma ha chiesto il 25%, per un valore di oltre 80 miliardi di dollari, nel caso non riuscisse a ottenerlo preferirebbe "costruire prodotti al di fuori di Tesla". In un post su X (fu Twitter) ha scritto: "Mi sento a disagio, sto facendo diventare Tesla leader nell’intelligenza artificiale e nella robotica senza avere un controllo di voto pari a circa il 25%. Abbastanza per essere influente, ma non così tanto da non poter essere messo in discussione". Ha poi aggiunto: "Tesla non è una, ma dodici startup".

In realtà è stato lo stesso Musk nel 2022 a vendere 100 milioni di azioni Tesla. L'aveva fatto per recuperare fondi e acquistare Twitter, che poi ha trasformato in X. Il consiglio di amministrazione dell'azienda però sicuramente non potrà introdurre un nuovo pacchetto retributivo, soprattutto ora dopo la sentenza, anzi, molto probabilmente dovrà tornare da Elon Musk con una nuova proposta decisamente più bassa. 

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