Dopo 50 anni tornano gli aerei supersonici: dal 2027 potranno volare di nuovo

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per diventare il “leader mondiale del volo supersonico”. Il provvedimento prevede che, entro 180 giorni, la Federal Aviation Administration (FAA) rimuova il divieto previsto dal regolamento 14 CFR 91.817 e, entro 18 mesi, pubblichi una proposta di norme per la certificazione degli aerei supersonici basata su nuovi standard di rumore. "Per oltre 50 anni, normative obsolete ed eccessivamente restrittive hanno indebolito la promessa del volo supersonico sulla terraferma, soffocando l'ingegno americano, indebolendo la nostra competitività globale e cedendo la leadership ad avversari stranieri", si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca.
L'ordine esecutivo elimina il divieto, in vigore dal 1973, che impedisce ai voli commerciali supersonici di sorvolare il territorio degli Stati Uniti. La misura era stata adottata all’epoca a causa dell’impatto acustico dei boom sonici, capaci di far vibrare finestre e disturbare ampie aree abitate. "Aggiornando gli standard obsoleti e adottando le tecnologie di oggi e di domani, daremo ai nostri ingegneri, imprenditori e visionari gli strumenti per realizzare la prossima generazione di viaggi aerei, che sarà più veloce, più silenziosa, più sicura e più efficiente che mai".
La Casa Bianca ha stabilito un calendario preciso: il divieto sarà formalmente abrogato entro il 3 dicembre 2025, mentre gli standard di certificazione acustica dovranno essere approvati entro il 6 dicembre 2026. Le regole definitive entreranno in vigore il 6 giugno 2027.
I primi test per i voli supersonici
Sono già in corso i primi test di rullaggio per i velivoli supersonici. Per esempio, la Nasa, sta lavorando al progetto QueSST per realizzare l'X-59, un aereo supersonico e silenzioso per minimizzare l’impatto acustico. Secondo l’agenzia spaziale, il modello potrebbe ridurre il volo transatlantico da New York a Londra a circa tre ore e mezza.
Anche l'azienda Boom Supersonic, sta sviluppando velivoli di nuova generazione. A gennaio, il suo aereo XB-1 ha effettuato il primo volo supersonico al Mojave Air & Space Port, in California, senza generare un boom sonico udibile a terra grazie alla tecnologia “Boomless Cruise”, che combina velocità e quota per evitare onde d’urto percepibili. “XB-1 ha superato la barriera del suono tre volte nel suo primo volo, senza alcun boato”, ha dichiarato il fondatore e CEO Blake Scholl.
Il modello commerciale di Boom, l’Overture, vuole ridurre i viaggi transcontinentali fino a 90 minuti. L’azienda ha già raccolto 130 ordini e pre-ordini da American Airlines, United Airlines e Japan Airlines, pari ai primi cinque anni di produzione.
Quali sono i principali ostacoli per i voli supersonici
Resta però il nodo della sostenibilità ambientale. Un rapporto del 2018 dell’International Council on Clean Transportation ha evidenziato che i voli supersonici consumano fino a sette volte più carburante rispetto a quelli subsonici. Boom punta a mitigare l’impatto con un sistema propulsivo in grado di funzionare al 100% con carburante sostenibile per l’aviazione (SAF). Ma la produzione di SAF è ancora minima e il costo è molto più alto del carburante tradizionale.
Secondo Willie Walsh, direttore generale della IATA, la produzione globale di SAF raggiungerà le 2 milioni di tonnellate nel 2025, corrisponde ad appena lo 0,7% del fabbisogno delle compagnie aeree, con un aumento complessivo di 4,4 miliardi di dollari sulle spese di carburante. In Europa, dove l’uso di SAF è imposto per legge, le compagnie spenderanno quest’anno 1,2 miliardi di dollari per un milione di tonnellate di carburante sostenibile, a cui si aggiungeranno 1,7 miliardi di costi di conformità. Finché i carburanti sostenibili resteranno costosi e scarsi, i voli supersonici saranno destinati a restare un lusso per pochi.