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Cosa succede quando esplode una bomba nucleare: la simulazione nella realtà virtuale

La sequenza che sta circolando sui social in questi giorni arriva da un reportage della tv finlandese Yle sullo scoppio della bomba a idrogeno Ivy Mike.
A cura di Valerio Berra
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Nelle ultime settimane è stato avvistato su Twitter e su YouTube. Viene ricondiviso da canali popolari e accumula milioni di visualizzazioni. Solo lo spezzone pubblicato dal canale Twitter @TansuYegen è stato visto da 12,2 milioni di utenti, fra cui forse ci siete anche voi. L’aumento delle paura per una guerra nucleare ha dato una nuova ondata di popolarità a un video che mostra con la realtà virtuale cosa succede quando scoppia una bomba atomica.

La sequenza che sta circolando sui social dura solo qualche minuto. Il punto di vista è quello di una persona che si trova sulla spiaggia di un piccolo atollo. La bomba esplode nel mare, a chilometri di distanza. Prima c’è un bagliore bianchissimo, l’aria inizia a scaldarsi e brucia le piante che crescono vicino al mare. In lontananza il fungo atomico inzia a formarsi. A questo punto arriva l’onda d’urto che devasta tutto quello che incontra sul suo passaggio.

La bomba Ivy Mike e il progetto della tv finlandese

Il video è stato pubblicato per la prima volta il 30 gennaio del 2019 dalla tv finlandese Yle. La bomba che si vede scoppiare non è un qualsiasi ordigno atomico ma si tratta di Ivy Mike, la bomba a idrogeno lanciata dagli Stati Uniti il 1° novembre del 1952 nell’atollo di Enewetak, un piccolo gruppo di isole che affiorano dall’acqua nell’Oceano Pacifico.

Qui sono stati fatti diversi test atomici, tanto che tra i piccoli villaggi e la vegetazione tropicale affiora da terra la Runit Dome, un’enorme cupola di cemento armato che serve per custodire tutte le scorie nucleari. La tv Yle ha raccontato nel suo reportage Paradise tutta la storia di queste isole. Nel video completo, che vi lasciamo qui sotto, non si vede solo la ricostruzione dell’esplosione atomica.

Le immagini, riprodotte sempre in realtà virtuale, mostrano come vivono ora gli abitanti di Enewetak, fra una cupola che rischia di sgretolarsi al primo tifone e un centro permanente dell’ US Department of energy per monitorare le radiazioni. In una sequenza, i bambini di una scuola intonano un canto dedicato alla loro terra: “Sono lontani i giorni in cui vivevamo nella paura, delle bombe e del nucleare”. Forse per noi sono appena iniziati.

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