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Chi apre Pornhub in Francia troverà solo un dipinto: può succedere anche in Italia

Pornhub ha annunciato il blocco totale in Francia. L’obiettivo è quello di protestare contro la legge che impone delle verifiche più strette per i siti che contengono materiale per adulti. Al posto di Pornhub gli utenti troveranno solo l’immagine della La Liberté guidant le peuple.
A cura di Valerio Berra
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Da oggi chi cerca di entrare su Pornhub in Francia si troverà davanti solo un dipinto. Il quadro è La Liberté guidant le peuple, la Libertà che guida il popolo. Dipinto nel 1830 da Eugène Delacroix mostra una donna che con la bandiera francese che guida il popolo verso la ribellione. L’unico collegamento effettivo con Pornhub è che la donna ha il seno scoperto. Secondo la proprietà di Pornhub però dovrebbe essere il simbolo della battaglie che il sito ha deciso di intraprendere contro il governo francese.

Da oggi, mercoledì 4 giugno, Pornhub ha cominciato a bloccarsi in Francia. La proprietà del sito è gestita da Aylo. Secondo France 24 l’obiettivo di Ayo è quello di protestare contro la legge che in Francia obbliga i siti con materiale per adulti a verificare davvero l’età dei loro utenti.

La differenza rispetto a quello che avviene oggi in Italia è semplice. Se prima bastava cliccare sul bottone “Ho 18 anni”, adesso viene richiesto un sistema più rigido che passa dalla verifica attraverso app dove viengono letti documenti digitali. France 24 spiega che gli utenti possono verificare la loro età anche attraverso una carta di credito.

La posizione della proprietà di Pornhub

Aylo non gestisce solo il brand Pornhub. Nel suo portafoglio ha anche altri siti di pornografia come YouPorn e RedTube. Solomon Friedman, tra i fondatori della società che ha acquistato Aylo, ha spiegato ora l’azienda: “Sta comunicando direttamente con i francesi per dire loro quanto sia pericolosa, quanto potenzialmente lesiva della privacy e quanto inefficace sia la legge francese”.

Le leggi per una verifica dell’identità reale sono sempre più diffuse. Incidenti come quello a cui stiamo assistendo in Francia si sono già registrati negli Stati Uniti. La posizione di Friedman e dell’azienda però è chiara, come aveva spiegato anche a Fanpage.it in un’intervista.

Aylo preferisce metodi di verifica legati direttamente al dispositivo con cui si accede al sito pornografico. Una verifica richiesta dal portale rischia solo di far defluire il traffico verso forum, gruppi Telegram e altri collettori di pornografia più nascosti.

Lo scenario in Italia

Al momento in Italia uno scontro di questa portata non è imminente. Eppure si stanno facendo tutti i passi per arrivarci. Il 18 aprile AgCom, l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazioni, ha approvato le “regole per la verifica della maggiore età degli utenti”. Il funzionamento di questi sistemi di controllo è già stato delineato:

“Il sistema di verifica dell'età definito prevede l’intervento, per la fornitura della prova della maggiore età, di soggetti terzi indipendenti certificati, definendo un processo basato sui due passaggi, logicamente separati, della identificazione e autenticazione della persona identificata, per ciascuna sessione di utilizzo del servizio regolamentato”.

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