Cecità e problemi di vista: la nuova maxi causa contro Ozempic Wegovy e Saxenda

Negli Stati Uniti si apre un nuovo capitolo giudiziario contro i farmaci a base di GLP-1. Decide di cause intentate contro Novo Nordisk ed Eli Lilly verranno accorpate davanti a un unico tribunale. Il denominatore comune è l’accusa: l’assunzione di medicinali come Ozempic, Wegovy e Saxenda sarebbe collegata a danni significativi alla vista.
Secondo le cause depositate i farmaci prodotti da Novo Nordisk ed Eli Lilly avrebbero aumentato il rischio di sviluppare una rara patologia dell’occhio: la neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION). La malattia colpisce il nervo ottico, il “cavo” che trasmette le immagini dall’occhio al cervello. Quando l’afflusso di sangue si riduce improvvisamente, la vista può calare in modo brusco e, in alcuni pazienti, il danno risulta permanente.
Dalla diffusione di massa alle prime controversie legali
I medicinali coinvolti appartengono alla classe degli agonisti del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1), farmaci iniettabiliche imitano un ormone naturale dell’organismo. Il GLP-1 svolge un ruolo chiave nella regolazione della glicemia e della digestione: rallenta lo svuotamento gastrico e aumenta il senso di sazietà. Per questo motivo, questi farmaci sono stati inizialmente sviluppati per il trattamento del diabete di tipo 2, ma negli ultimi anni sono stati utilizzati anche come terapie per la perdita di peso. L’uso sempre più diffuso di questi farmaci ha però fatto emergere anche effetti collaterali finora poco noti, tra questi probemi alla vista
Per gestire in modo più efficiente il numero crescente di cause, la U.S. Judicial Panel on Multidistrict Litigation ha deciso di accorpare tutti i procedimenti relativi ai danni alla vista davanti a un unico tribunale federale. Questo nuovo filone sarà però trattato separatamente dalle già numerose cause sui problemi gastrointestinali dei farmaci GLP-1.
Già a febbraio 2024 migliaia di cause erano state accorpate davanti allo stesso tribunale per presunti effetti collaterali sull’apparato digerente, in particolare la gastroparesi, una condizione che rallenta lo svuotamento dello stomaco. Novo Nordisk ed Eli Lilly avevano chiesto che anche le nuove cause per i problemi alla vista confluissero in quel procedimento, ma i giudici hanno stabilito che i due filoni richiedono valutazioni distinte. Entrambi i procedimenti saranno comunque affidati alla giudice federale Karen Marston, nel tribunale di Philadelphia.
Le accuse: rischio di neuropatia ottica e perdita della vista
Al centro delle nuove cause c’è una patologia nota come neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION). Secondo i ricorrenti, l’assunzione dei farmaci GLP-1 prodotti da Novo Nordisk ed Eli Lilly avrebbe aumentato il rischio di sviluppare questa neuropatia.
Le prime cause per problemi legati alla vista risalgono all’estate del 2024, dopo la pubblicazione di uno studio scientifico che ha sollevato per la prima volta interrogativi su un possibile legame tra i farmaci della famiglia GLP-1 e i problemi al nervo ottico. Da allora, il numero dei ricorsi è cresciuto: secondo i documenti giudiziari, secondo Reuters sono attualmente pendenti circa 30 cause nei tribunali federali e più di 40 a livello statale, con la prospettiva di ulteriori depositi nei prossimi mesi.
La posizione delle aziende e il quadro normativo
Novo Nordisk ed Eli Lilly hanno respinto sia le accuse legate alla gastroparesi sia quelle relative ai disturbi visivi. Nei documenti depositati in tribunale, le aziende sostengono che i potenziali effetti collaterali gastrointestinali siano già indicati nelle informazioni di sicurezza approvate e che, in ogni caso, eventuali modifiche alla formulazione o al design dei farmaci richiederebbero l’autorizzazione della Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia federale che regola i medicinali negli Stati Uniti.
Gli avvocati dei pazienti prevedono un confronto serrato sul piano scientifico e regolatorio e dichiarano di essere pronti a collaborare con la giudice Marston per chiarire i rischi associati a farmaci che, al di là delle controversie, hanno rivoluzionato il trattamento del diabete e dell’obesità per milioni di persone.
L’esito di queste cause potrebbe avere implicazioni rilevanti non solo per le aziende coinvolte, ma anche per l’intero settore dei farmaci dimagranti.