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Anche su Amazon Prime arriva la pubblicità, la rivoluzione dello streaming è già fallita?

È una fine ironica quelle delle piattaforme di streaming che hanno investito miliardi di dollari per creare un sistema finanziariamente non sostenibile. Ma soprattutto la loro rivoluzione si è trasformata in qualcosa di molto simile alla televisione che hanno cercato di distruggere.
A cura di Elisabetta Rosso
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È il paradosso della rivoluzione, finire per diventare molto simile a quello contro cui si è combattuto per tutto il tempo. Questo sta succedendo alle piattaforme di streaming che a suon di abbonamenti sempre più costosi e piani pubblicitari alla fine si sono trasformati in una tv via cavo on-demand. Soprattutto ora che anche Amazon cede. Disney+ aveva annunciato ad agosto l'introduzione di un abbonamento con pubblicità e Netflix l'aveva lanciato l'anno scorso. È la fine di un'era, quella che iniziò con librerie infinite di film, serie, documentari a prezzi stracciati ed è anche una fine ironica visto che sono stati investiti miliardi di dollari per costruire piattaforme rivoluzionarie in grado di far crollare un modello di business che ha funzionato per decenni, miliardi di dollari per trasformarsi in qualcosa di non troppo diverso.

L'alternativa però non era più sostenibile, il numero di servizi è aumentato, l'offerta ha superato la domanda, e mantenere il ritmo di investimenti a queste condizioni non è finanziariamente possibile. Secondo il Wall Street Journal le tradizionali società di media e intrattenimento hanno perso più di 20 miliardi di dollari dall'inizio del 2020 sulle loro attività di streaming direct-to-consumer. E ora Amazon scrive nel suo post che l'aumento dei prezzi e l'introduzione della pubblicità è solo un modo per "continuare a investire in contenuti accattivanti e continuare ad aumentare tale investimento per un lungo periodo di tempo".

Amazon ha spiegato che gli annunci verranno introdotti in Francia, Italia, Spagna, Messico e Australia entro la fine del 2024. Verrà aggiunto anche abbonamento “senza pubblicità” di 2,99 dollari al mese per gli abbonati Prime negli Stati Uniti. "I prezzi per gli altri Paesi saranno annunciati in un secondo momento", ha affermato Amazon. Al momento un abbonamento Prime costa 49,90 euro all'anno o 4,99 euro al mese in Italia. "A partire dal 2024, gli spettacoli e i film Prime Video includeranno pubblicità limitate nel Regno Unito".

Come funzionerà il nuovo abbonamento di Amazon

Amazon ha spiegato che prima di introdurre il nuovo abbonamento contatterà gli utenti per spiegare come iscriversi all'opzione senza pubblicità, se lo desiderano. Le trasmissioni live, come per esempio le partite sportive, includeranno a prescindere gli annunci pubblicitari anche per coloro che si iscrivono all'abbonamento Premium. "Sulla piattaforma ci sarà un numero significativamente inferiore di annunci pubblicitari rispetto alla TV e ad altri fornitori di TV in streaming". "Non è richiesta", spiega Amazon, "alcuna azione per i membri Prime. Non apporteremo modifiche nel 2024 al prezzo attuale dell’abbonamento Prime". Quella che arriverà sarà un’opzione, se non si sottoscrive rimarrà lo stesso servizio, ma con la pubblicità.

La stategia di Disney +

"L’introduzione del piano con pubblicità segna la prossima evoluzione di Disney+ in Italia, in quanto offriamo una scelta più ampia ai nostri clienti e ai nostri partner pubblicitari di livello mondiale", ha spiegato Jan Koeppen, presidente Emea di The Walt Disney Company. Ha poi aggiunto che il mercato della pubblicità per lo streaming sta migliorando: "Ovviamente stiamo cercando con la nostra strategia di prezzo di spostare più abbonati verso il livello supportato dalla pubblicità.” La speranza di Disney+ è quella di copiare il successo di Netflix per rimanere competitiva sul mercato.

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