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“Abbiamo spento i droni in segreto”: Musk rivela il suo ruolo nella guerra in Ucraina

Il miliardario ha pubblicato un post dove spiega perché ha deciso di non attivare il suo sistema di satelliti Starlink fino a Sebastopoli. L’obiettivo, per Musk, è evitare l’escalation del conflitto.
A cura di Elisabetta Rosso
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JP Morgan durante la prima guerra mondiale ha versato ingenti somme per sostenere le potenze alleate, la Open Society Foundations dell’investitore George Soros e l’Albert Einsten Institute di Gene Sharp hanno finanziato le riforme sociali nell'Europa post-sovietica, e John D. Rockefeller, Jr ha sostenuto economicamente la creazione della Lega delle Nazioni. Non è strano, le ingerenze dei miliardari ci sono sempre state, ma con Elon Musk è ancora diverso. La sua influenza nel conflitto in Ucraina è iniziata con camion carichi di terminali Starlink, quelli che hanno permesso al Paese di comunicare, nonostante le infrastrutture distrutte e i bombardamenti. Non solo, sono anche diventati un'arma strategica per le operazioni militari. E per Musk questo è un problema. Infatti su X scrive: "C'è stata una richiesta di emergenza da parte delle autorità governative per attivare Starlink fino a Sebastopoli. L’intento evidente era quello di affondare la maggior parte della flotta russa. Se avessi accettato la loro richiesta, SpaceX sarebbe stata esplicitamente complice di un grave atto di guerra e di escalation del conflitto."

Secondo Walter Isaacson, autore della biografia di Elon Musk che uscirà il 12 settembre, il miliardario disse "in segreto" ai tecnici di Starlink di bloccare il servizio al largo della Crimea per impedire ai droni sottomarini ucraini carichi di esplosivi di attaccare le navi militari russe. Disattivando Starlink ha fatto in modo che i droni "perdessero la connessione e andassero alla deriva senza causare danni", si legge nell'estratto pubblicato da Cnn. Stando alla dichiarazione, Musk è l'uomo in grado di sabotare o meno un attacco militare accendendo o spegnendo la connessione ai satelliti. Quello che, come riporta il The New Yorker, Colin Kahl, ex sottosegretario alla Difesa per la politica del Pentagono, ha dovuto chiamare durante il conflitto per dirgli: "Se interrompi il servizio, la guerra non finirà".

I satelliti di Starlink in Ucraina

Elon Musk è stato sin da subito coinvolto nel conflitto in Ucraina. "Come mi trovo in questa guerra?" ha detto a Isaacson. “Starlink non era destinato a essere coinvolto nelle guerre. Serviva alle persone per guardare Netflix, rilassarsi, andare online per andare a scuola e fare buone cose pacifiche, senza attaccare i droni." Eppure da febbraio 2022 i satelliti di Musk diventano una risorsa essenziale per il governo e l’esercito, un modo per comunicare e coordinare le proprie attività, dopo che i bombardamenti russi avevano distrutto le principali infrastrutture per le telecomunicazioni nell’Ucraina orientale.

Il sistema funziona grazie a satelliti in orbita in grado di cogliere il segnale, permette quindi di connettersi a internet in modo veloce e da qualunque luogo. Musk ha subito fornito gratuitamente il servizio, e ha risposto con entusiasmo a Mykhailo Fedorov, il ministro ucraino per la trasformazione digitale, quando ha postato le immagini delle attrezzature sul campo.

Perché Elon Musk ha voluto bloccare il servizio

I problemi arrivano prima sul fronte economico, poi su quello geopolitico. Il direttore delle vendite governative di SpaceX al Pentagono a settembre 2022 ha scritto in una lettera: "Non siamo nella posizione di donare ulteriormente terminali all'Ucraina, o di finanziare i terminali esistenti per un periodo di tempo indefinito". Poi Musk ha chiesto al Pentagono di finanziare tutta l’operazione Starlink, costata fino a ottobre circa 80 milioni di euro. La richiesta di Musk ha provocato una breve crisi diplomatica con le istituzioni ucraine e alla fine il Ceo di Starlink è tornato sui suoi passi: “Al diavolo… Anche se Starlink sta ancora perdendo soldi e altre società stanno ottenendo miliardi di dollari dei contribuenti, continueremo a finanziare gratuitamente il governo ucraino”.

A febbraio 2023 Musk ha deciso di limitare l’uso di internet in Ucraina. La decisione è arrivata dopo le ricostruzioni sull’uso di Starlink per guidare i droni ucraini. Gwynne Shotwell, presidentessa di SpaceX aveva detto: “La tecnologia Starlink non è mai stata pensata per essere utilizzata come un’arma ma per scopo umanitario”. Dopo una serie di appelli, la crisi è rientrata.

La tensione con la Cina

Elon Musk, su X, ha anche postato il suo piano di pace. Ha proposto di indire nuovi referendum per ridisegnare i confini dell’Ucraina e concedere alla Russia il controllo della Crimea. Ha anche aggiunto che la vittoria del Cremlino sarebbe stata inevitabile e ha allegato mappe per evidenziare i territori dell’Ucraina orientale, che, secondo il miliardario, “preferiscono la Russia”. Il passo indietro di Musk deve essere anche inserito all'interno dei suoi interessi strategici. Come lui stesso ha spiegato al Finantial Times, Pechino non approva il servizio di Starlink concesso all'Ucraina, ma per il miliardario la Cina è essenziale, lo stabilimento di Shanghai, infatti, produce la metà dei veicoli Tesla.

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