video suggerito
video suggerito

Un immenso “buco” si è aperto sul Sole ed è rivolto verso la Terra: il plasma ci colpirà a Pasquetta

Un buco coronale di centinaia di migliaia di chilometri si è aperto sul Sole e sta scagliando enormi quantità di vento solare verso la Terra. L’impatto col rapido flusso di particelle è atteso per il 21 aprile, giorno di Pasquetta. Diramata allerta per una tempesta geomagnetica.
A cura di Andrea Centini
436 CONDIVISIONI
L'immenso buco coronale puntato verso la Terra il 19 aprile 2025. Credit: NASA/SDO/AIA
L'immenso buco coronale puntato verso la Terra il 19 aprile 2025. Credit: NASA/SDO/AIA

Per lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta, è prevista una tempesta solare a causa di un enorme buco coronale che si è aperto nell'atmosfera esterna del Sole. La struttura non solo è così grande da avere un diametro di centinaia di migliaia di chilometri, pari a decine di pianeti Terra affiancati, ma è anche rivolta direttamente verso di noi. Ciò significa che il flusso di vento solare espulso dal buco coronale è indirizzato verso la Terra, che appunto sarà investita in pieno fra un paio di giorni. Per questa ragione gli scienziati dello Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno diramato un bollettino con l'allerta per una tempesta geomagnetica G2 (moderata), prevista proprio per Pasquetta.

Ricordiamo che le tempeste solari, causate dall'interazione tra le particelle cariche elettricamente (plasma) e il campo magnetico terrestre (magnetosfera), si suddividono in cinque classi di potenza: da G1 (minori) a G5 (estreme). Una tempesta G2 non è del tutto “innocua”. Secondo gli esperti della NOAA, infatti, possiamo aspettarci problemi di tensione ai sistemi energetici dei Paesi alle alte latitudini e possibili danni ai trasformatori, qualora la tempesta solare dovesse durare a lungo. Possibili anche danni ai satelliti, le cui orbite potrebbero dover essere corrette dai centri di comando sulla Terra (le tempeste geomagnetiche aumentano la resistenza dell'aria causando vari problemi, fino alla deorbita e alla distruzione dei veicoli spaziali). Attesi anche blackout e anomalie nelle comunicazioni radio HF, così come alterazione nel comportamento migratorio degli animali che sfruttano la magnetoricezione per orientarsi.

Immagine

Cosa sono i buchi coronali

I buchi coronali, come spiegato a Fanpage.it dalla dottoressa Valentina Penza, ricercatrice presso il Gruppo Solare dell'Università di Tor Vergata di Roma, “sono delle strutture che sembrano scure se si osserva il Sole ad alte energie, quindi raggi X e ultravioletto estremo”. “Lì il plasma è un po' più freddo e un po' meno denso”, ha evidenziato la scienziata, sottolineando che ciò è dovuto al fatto che si tratta di regioni unipolari del campo magnetico, che risulta aperto. Questo "squarcio" permette così al vento solare di fluire liberamente nello spazio. L'immenso buco coronale attualmente presente sulla stella si trova nella porzione meridionale e centrale del disco solare, esattamente puntato verso la Terra. Oltre alla struttura più grande, che come indicato ha un diametro di centinaia di migliaia di chilometri, ce n'è anche una più piccola poco al di sopra. Quando il flusso di particelle cariche elettricamente (o ionizzate) e campi magnetici espulso dai buchi coronali è indirizzato verso la Terra, come indicato può innescare tempeste geomagnetiche di varia potenza.

Le dimensioni del buco coronale. Credit: Spaceweather.com/NASA/SDO/AIA
Le dimensioni del buco coronale. Credit: Spaceweather.com/NASA/SDO/AIA

In genere quelle provocate dai buchi coronali sono meno intense di quelle scaturite da brillamenti di Classe X e annesse espulsioni di massa coronale (CME), che sono fenomeni molto più violenti e in grado di innescare un flusso di vento solare decisamente più rapido ed energetico. Ciò, tuttavia, non significa che una tempesta solare dovuta a un buco coronale sia del tutto priva di problemi. Non resta dunque che attendere il 21 aprile e capire l'effettiva entità del fenomeno che ci aspetta. Non è così raro che la previsione di una tempesta debole o moderata si trasformi in qualcosa di più forte, anche se, lo ribadiamo, il flusso di vento solare scagliato dai buchi coronali in genere è meno problematico di quello legato alle CME e altri fenomeni violenti ed esplosivi. Al momento non sono previste aurore boreali alle latitudini italiane, come accaduto in tempi recenti.

436 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views