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Un bombardamento nucleare per eliminare la minaccia dell’asteroide 2024 YR4: lo studio della NASA

Un team di ricerca guidato da scienziati della NASA ha proposto vari metodi per eliminare la minaccia dell’asteroide 2024 YR4. La soluzione migliore è disgregarlo con l’esplosione di una bomba nucleare da 1 megatone.
A cura di Andrea Centini
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L'asteroide 2024 YR4, scoperto alla fine dello scorso anno, per un paio di mesi è stato al centro della cronaca internazionale a causa del rischio di impatto con la Terra, previsto per il 22 dicembre 2032. Un calcolo del 18 febbraio ha portato tale rischio attorno al 3 percento, rendendo il sasso spaziale – con un diametro di circa 60 metri – l'oggetto più pericoloso mai individuato ad aver messo nel mirino il nostro pianeta. Fortunatamente le osservazioni di follow-up hanno escluso definitivamente tale rischio, perlomeno per i prossimi decenni. Tuttavia, all'azzerarsi delle probabilità di collisione con la Terra sono cresciute quelle con la Luna. Prima che sparisse dalla portata dei nostri strumenti – tornerà a farci visita nel 2028 – gli scienziati hanno determinato che 2024 YR4 ha un rischio di colpire la Luna del 4,3 percento. Sempre nel dicembre del 2032.

Il potenziale impatto dell'asteroide contro la compagna della Terra potrebbe sembrare un evento “innocuo”, ma non è assolutamente così, viste le dimensioni significative. Secondo lo studio “The Potential Danger to Satellites due to Ejecta from a 2032 Lunar Impact by Asteroid 2024 YR4” condotto da scienziati del Dipartimento di Fisica e Astronomia e dell'Istituto per l'Esplorazione della Terra e dello Spazio (IESX) dell'Università del Western Ontario, infatti, l'impatto del sasso spaziale contro la regolite lunare solleverebbe fino a 100 milioni di chilogrammi di rocce e polveri.

Questa enorme quantità di detriti finirebbe rapidamente nell'orbita bassa terrestre e “bombarderebbe” il nostro pianeta. Si calcola che il flusso di meteoroidi – piccoli frammenti spaziali – aumenterebbero di circa mille volte rispetto alla situazione normale. Ciò non rappresenta un pericolo diretto per chi si trova sulla superficie terrestre, perché i detriti verrebbero tutti disintegrati per ablazione dall'attrito; in pratica, si innescherebbe una tempesta di meteore eccezionale, che regalerebbe uno spettacolo magnifico nel cielo. A rischiare sarebbero invece i satelliti, le stazioni spaziali e gli astronauti a bordo; questi sì che verrebbero bersagliati da un'ondata inarrestabile di proiettili scagliata dall'impatto lunare, con potenziali danni catastrofici. La flotta di satelliti potrebbe essere decimata, con danni enormi alle comunicazioni, alla navigazione satellitare e ad altri servizi collegati a questi veicoli spaziali.

Dunque, il potenziale impatto con la Luna resta un problema da non sottovalutare. Per evitare la possibile collisione, della quale avremo maggiori certezze nel 2028, quando il corpo celeste tornerà a “salutarci”, un team di ricerca statunitense guidato da ricercatori della NASA ha valutato due possibili soluzioni: la deviazione o la distruzione dell'oggetto, con un impatto cinetico oppure un bombardamento nucleare. La soluzione più interessante sembra essere proprio quella dell'esplosione atomica, facendo detonare un ordigno da 1 megatone a una certa altezza dal sasso spaziale per disgregarlo.

Ricordiamo che una simile potenza è circa 80 volte superiore alla bomba Little Boy fatta esplodere dagli Stati Uniti su Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale (era di 13 kilotoni). La tecnologia nucleare ce l'abbiamo, considerando che la più potente bomba atomica testata, la famigerata bomba Tsar russa, era di circa 50 megatoni, ma non abbiamo mai fatto esplodere missili e bombe nucleari nello spazio (se non a Hollywood in film apocalittici come Armageddon). Per gli esperti è tecnicamente possibile, ma il tempo a disposizione è poco per poter organizzare una missione del genere, qualora si ritenesse necessario colpire l'asteroide per evitare l'impatto con la Luna.

Come indicato, 2024 YR4 ha un diametro di una sessantina di metri (è un cosiddetto killer di città), ma non ne conosciamo la massa, un dato fondamentale per provare a deviarlo invece che distruggerlo. Secondo i calcoli, la massa dell'oggetto spazierebbe da 51 milioni di chilogrammi (51.000 tonnellate) a 711 milioni di chilogrammi. Per conoscerla con maggiore precisione bisognerebbe inviare una sonda a studiare l'oggetto, ma andrebbe costruita subito e lanciata entro il 2028. Poi un'altra sonda dovrebbe essere spedita per deviare l'oggetto con un impatto cinetico, come fatto dalla sonda DART della NASA con il piccolo asteroide Dymorphos.

Gli autori del nuovo studio, tra i quali scienziati della NASA, del Lawrence Livermore National Laboratory e del Los Alamos National Laboratory, suggeriscono che sonde già in viaggio o pronte come OSIRIS-APEX, Psyche e Janus potrebbero essere indirizzate verso il bersaglio, ma non è chiaro se possano determinare con precisione la massa dell'oggetto (e comunque dovrebbero essere strappate dai loro reali obiettivi). Senza il dato preciso sulla massa, si rischierebbe addirittura di deviare l'asteroide verso la Terra, per questo la disintegrazione con un bombardamento nucleare sembra essere la soluzione migliore, qualora si decidesse davvero di impedire a 2024 YR4 di colpire la Luna. I dettagli dello studio “Space Mission Options for Reconnaissance and Mitigation of Asteroid 2024 YR4” sono stati caricati su ArXiv.

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