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Torce umane alla Scala: come hanno fatto Beatrice del Bo e Marie Schmitz a “bruciare” in scena

Alla prima della Scala, le due stuntwomen sono state avvolte dalle fiamme: tute ignifughe, gel protettivi e procedure rigide hanno trasformato il pericolo in arte teatrale.
A cura di Valeria Aiello
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Le "torce umane" Beatrice del Bo e Marie Schmitz nella scena finale di Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk alla Scala di Milano
Le "torce umane" Beatrice del Bo e Marie Schmitz nella scena finale di Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk alla Scala di Milano

Alla prima della stagione 2025-2026 del Teatro alla Scala di Milano, l’opera inaugurale Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk si è chiusa con un’ultima scena inaspettata e potente: due donne — le stuntwomen Beatrice Del Bo e Marie Schmitz — sono state letteralmente avvolte dalle fiamme, “bruciando” senza riportare ustioni gravi.

La scena – scelta dal registra Vasily Barkhatov al posto del finale originale – ha trasformato il palco in un “doppio rogo” scenico e l’effetto è risultato così realistico che il pubblico in platea ha percepito calore e odore di bruciato fino alle prime file. Ma come hanno fatto le due professioniste a sopportare fiamme reali senza danni?

La risposta sta nella combinazione di tute ignifughe, gel protettivi e procedure di sicurezza attentamente pianificate, che hanno permesso alle performer di accendersi in un istante e restare immerse nel fuoco per alcuni secondi. Grazie a questa preparazione, Beatrice e Marie hanno potuto trasformare un gesto estremo in un effetto scenico credibile e sicuro, dove la precisione tecnica e il controllo del fuoco diventano protagonisti tanto quanto l’azione drammatica dell’opera.

Torce umane alla Scala: come hanno fatto le stuntwomen a bruciare sul palco

L’effetto della “torcia umana” combina chimica, materiali avanzati e procedure di sicurezza professionali: questo delicato equilibrio rende possibile rappresentare un corpo umano in fiamme, trasformando il pericolo in arte teatrale. Nella scena finale di Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, Beatrice Del Bo e Marie Schmitz hanno potuto “bruciare” grazie a tre elementi fondamentali:

  1. Tute ignifughe e stratificazione dei materiali
    Sotto i costumi di scena che prendevano fuoco, le performer indossavano tute in materiali ignifughi, capaci di resistere a temperature elevate. Anche i costumi esterni e gli elementi scenici erano trattati con ritardanti o realizzati in tessuti naturali che non fondono né rilasciano fumi tossici, creando un isolamento termico efficace.
  2. Gel protettivi ritardanti di fiamma
    Le aree di pelle maggiormente esposte, come volto, collo e mani, erano state coperte da strati di gel contenenti acqua e polimeri che assorbono il calore. Durante la combustione, l’energia termica viene dissipata dal gel, evitando che i calore raggiunga la pelle e riducendo drasticamente il rischio di ustioni.
  3. Procedure di sicurezza e controllo del fuocoOgni scena con fiamme viene pianificata con precisione: durata del fuoco, quantità di combustibile, ventilazione e posizionamento del personale antincendio sono calcolati nei minimi dettagli. In caso di necessità, operatori specializzati intervengono immediatamente con estintori e dispositivi di emergenza, garantendo un’esecuzione sicura.

Nel complesso, queste tecniche permettono ai professionisti delle fiamme, come Beatrice Del Bo e Marie Schmitz, di affrontare il fuoco sul palco senza rischi significativi, trasformando la combustione in un effetto scenico controllato. Il risultato è una scena estremamente intensa, dove forte impatto visivo e rigore tecnico si combinano, dimostrando come la scienza e la sicurezza permettano al teatro di spingersi oltre i confini dell’ordinario.

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