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Svelati i segreti genetici della medusa immortale: così può ringiovanire dallo stadio adulto

Un team di ricerca spagnolo ha determinato come la medusa immortale riesce a regredire allo stadio larvale dalla fase adulta.
A cura di Andrea Centini
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La medusa immortale. Credit: Maria Pascual-Torner / Università di Oviedo
La medusa immortale. Credit: Maria Pascual-Torner / Università di Oviedo

Svelato i segreti genetici della cosiddetta “medusa immortale”, un idrozoo della famiglia Oceanidae che ha la capacità di passare dalla fase adulta a quella larvale (il polipo) grazie a un processo chiamato transdifferenziazione. L'animale, scientificamente classificato col nome di Turritopsis dohrnii, è l'unico noto agli scienziati in grado di portare indietro le lancette dopo aver raggiunto la maturità sessuale e a poter ripetere il ciclo in modo indefinito. Ora i biologi marini hanno determinato quali "superpoteri" genetici e molecolari le permettono di essere l'unico essere vivente potenzialmente immortale sulla Terra.

A condurre lo studio è stato un team di ricerca spagnolo guidato da scienziati dell'Istituto Universitario di Oncologia “Ciberonc” e dell'Osservatorio marino delle Asturie del Dipartimento di Biologia degli organismi e dei sistemi dell'Università di Oviedo. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Maria Pascual-Torner, docente presso il Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare dell'ateneo spagnolo, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a confronto il patrimonio genetico della Turritopsis dohrnii con quello di una specie affine (Turritopsis rubra), ma non in grado del prodigio della regressione allo stadio larvale da uno maturo.

I ricercatori non hanno trovato un singolo fattore genetico coinvolto nel processo di transdifferenziazione, ma un insieme di potenziali elementi molecolari e genetici che possono garantire alla medusa il ciclo di ringiovanimento. “Abbiamo identificato varianti ed espansioni di geni associati alla replicazione e alla riparazione del DNA, al mantenimento dei telomeri, all'ambiente redox, alla popolazione di cellule staminali e alla comunicazione intercellulare”, hanno scritto nell'abstract nello studio. In parole semplici, la medusa immortale possiede un peculiare meccanismo per riparare il DNA e di preservare la lunghezza dei telomeri attraverso mutazioni che rallentano anche la divisione cellulare. Nell'uomo e in altre specie l'accorciamento dei telomeri è associato all'invecchiamento.

Credit: PNAS
Credit: PNAS

Tra i dettagli più significativi rilevati dalla professoressa Pascual-Torner e colleghi vi sono il silenziamento genico della via nota come “Polycomb” e la capacità di riattivazione delle cellule pluripotenti (quelle in grado di differenziarsi in qualunque tessuto dell'organismo) durante il processo di regressione alla fase larvale. “Piuttosto che avere un’unica chiave per il ringiovanimento e l’immortalità, i vari meccanismi analizzati nel nostro studio agirebbero in modo sinergico, favorendo così il processo di ringiovanimento della medusa immortale”, ha dichiarato l'autrice principale dello studio. Un aspetto interessante risiede nel fatto che la medusa immortale non è in grado di controllare questo processo, ma si attiva automaticamente quando si trova in condizioni di stress ambientali (ad esempio variazioni di salinità e temperatura dell'acqua sfavorevoli).

Gli scienziati sperano di poter sfruttare le conoscenze acquisite sul genoma della Turritopsis dohrnii per contrastare le malattie tipiche dell'invecchiamento, migliorare la longevità e in generale la salute umana. Ma naturalmente non dobbiamo aspettarci un ringiovanimento come quello osservato in questo piccolo e speciale idrozoo. “È un errore pensare che arriveremo all'immortalità come questa medusa, perché non siamo meduse”, ha chiosato senza mezzi termini la professoressa Pascual-Torner. I dettagli della ricerca “Comparative genomics of mortal and immortal cnidarians unveils novel keys behind rejuvenation” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica PNAS.

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