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Superati i 30° al Circolo Polare Artico: perché il nord si sta riscaldando più velocemente del resto del mondo

L’Artico si riscalda quattro volte più in fretta del resto del mondo: l’ondata di calore del 2025, con picchi sopra i 30°C, è il sintomo più evidente dell’amplificazione artica.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il Circolo Polare Artico ha registrato temperature superiori a 30°C per 13 giorni consecutivi. In Finlandia, l’ondata di calore è durata tre settimane di fila. A Haparanda, Svezia, il termometro è rimasto sopra i 25°C per 14 giorni consecutivi. 

“È un’ondata di calore davvero senza precedenti è ancora in corso, con massime attorno ai 32-33°C,” ha scritto il climatologo Mika Rantanen dell’Istituto Meteorologico Finlandese in un post social. “Anche le regioni artiche hanno superato i 25°C per tre settimane, e domani potrebbero avvicinarsi al record assoluto di agosto.”

Secondo gli esperti, si tratta della più lunga serie di giornate con temperature eccezionalmente alte mai registrata nella regione dal 1961. In alcune zone, i termometri sono rimasti stabilmente 8-10 gradi sopra la media stagionale.

Il caldo anomalo nel Circolo Polare Artico

Dalla Norvegia alla Finlandia, passando per la Svezia, il caldo ha battuto ogni record storico. Il Meteorologisk institutt norvegese ha confermato che almeno una stazione nelle tre contee più a nord del paese ha rilevato temperature sopra i 30°C in 12 giorni diversi a luglio. Dopo una breve tregua, le temperature sono nuovamente in risalita: “Ci aspettano ancora alcuni giorni molto caldi nel nord della Norvegia,” ha avvertito l’istituto.

Anche la Svezia ha registrato ondate di calore persistenti. A Jokkmokk, in Lapponia, il caldo è durato 15 giorni. “Per trovare periodi così lunghi in queste località, bisogna risalire a più di un secolo fa,” ha dichiarato Sverker Hellström, meteorologo dell’Istituto Meteorologico e Idrologico Svedese.

Il motore del caldo: acque calde e alta pressione

A innescare quest’ondata è stato un persistente campo di alta pressione, associato a masse d’aria calda provenienti dalle acque norvegesi insolitamente calde. Una combinazione che ha trasformato il clima nordico in qualcosa di simile a quello mediterraneo, con picchi fino a 33°C in alcune zone artiche.

Le analisi basate su osservazioni satellitari dal 1979 al 2021, mostrano che all’interno del Circolo Polare Artico il riscaldamento è circa 3‑4 volte più rapido rispetto alla media globale. A seconda del dataset (NASA, Met Office), il rapporto varia da 3,9 a 4,1. In alcune zone come il Mare di Barents l’incremento arriva fino a 7 volte la media globale.

Gli effetti colaterali delle ondate di caldo al nord

Mercoledì scorso, una pista di pattinaggio nel nord della Finlandia è stata riaperta come centro di raffreddamento d’emergenza, dopo che l’ospedale locale aveva esaurito i posti in pronto soccorso per malori legati al caldo. Gli allevatori di renne a fine luglio hanno lanciato l’allarme, riferendo che gli animali stavano patendo lo per stress termico.

Secondo la radio svedese, anche il turismo ha risentito dell’anomalia climatica. Molti visitatori stranieri, in cerca di una “vacanza al fresco” nei Paesi nordici, si sono ritrovati a fare i conti con allerte per caldo estremo. Oltre al caldo, la regione ha subito temporali violenti, fulmini e incendi boschivi, aggravando ulteriormente l’emergenza.

“Il segno del cambiamento climatico è ovunque”

Come ha spiegato il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPCC), le ondate di calore stanno diventando sempre più frequenti e intense.

“Ogni giorno, in ogni parte del mondo, il cambiamento climatico si manifesta sotto forma di caldo estremo o precipitazioni eccezionali,” ha spiegato alla BBC il climatologo Christian Welker. “È evidente: il cambiamento climatico ha lasciato il suo segno ovunque.”

Un’anticipazione del futuro climatico

Secondo gli esperti, quanto sta accadendo nel Nord Europa è solo un’anticipazione di ciò che ci attende. Le regioni fredde, spiegano i climatologi, sono tra le più vulnerabili al riscaldamento globale. L’Artico, in particolare, si sta riscaldando quattro volte più velocemente rispetto al resto del pianeta.

Secondo Heikki Tuomenvirta, climatologo dell’Istituto Meteorologico Finlandese: “Con il progredire del cambiamento climatico, le ondate di calore eccezionali diventeranno più frequenti, più intense e più durature. Questo è solo l’inizio.”

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