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Cambiamenti climatici

Sotto i ghiacci dell’Antartide si nasconde un antico “gigante”: la scoperta del British Antarctic Survey

Un team del British Antarctic Survey ha individuato, sotto il ghiacciaio Pine Island dell’Antartide occidentale, un gigantesco corpo granitico risalente a 175 milioni di anni fa. La scoperta è stata dettagliata in uno studio pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment di Nature.
A cura di Valeria Aiello
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Sotto uno dei luoghi più remoti del pianeta, la calotta ghiacciata dell’Antartide occidentale, un gruppo di ricercatori ha individuato qualcosa di straordinario: un “gigante” di granito, nascosto sotto chilometri di ghiaccio, invisibile a occhio nudo ma enorme per dimensioni.

La scoperta, firmata da un team del British Antarctic Survey (BAS) — l’ente nazionale britannico che si occupa della ricerca e del monitoraggio scientifico in Antartide — è stata pubblicata sulla rivista Communications Earth & Environment del Portfolio Nature. Lo studio rivela l’esistenza di un massiccio corpo granitico risalente a circa 175 milioni di anni fa, sepolto sotto il Pine Island Glacier, una delle zone più instabili e sorvegliate della calotta antartica per il suo rapido scioglimento e il potenziale impatto sull’innalzamento del livello dei mari.

Il corpo roccioso potrebbe essere largo decine di chilometri e spesso fino a 7 km. “Avrebbe dimensioni pari a circa la metà del Galles” ritengono i ricercatori che, al di là delle cifre, hanno fatto luce sul significato geologico e climatico della scoperta.

Come è stato scoperto il “gigante” granitico sotto il ghiaccio

L’esistenza di questo gigantesco corpo di granito è stata dedotta combinando osservazioni sul campo a misurazioni aeree di gravità e magnetismo. In particolare, a guidare la ricerca sono stati degli insoliti massi di granito rosa sparsi sulle vette vulcaniche dei Monti Hudson, che i metodi di datazione geologica hanno indicato essersi formati circa 175 milioni di anni fa, durante il Giurassico medio. “Ma come i massi si siano depositati su queste montagne è rimasto un mistero fino a quando non abbiamo ottenuto nuove prove da rilievi aereihanno precisato i ricercatori.

Le misurazioni gravimetriche, con i Twin Otter del BAS e altri velivoli che hanno sorvolato la regione, hanno rivelato “un insolito segnale geologico” proveniente da sotto il ghiacciaio, che corrispondeva alla firma attesa per un granito sepolto. Questa anomalia indicava una massa a bassa densità — coerente con granito — sotto la calotta glaciale. Combinando pertanto le datazioni radiometriche (~175 Ma) di questi blocchi con i dati geofisici, gli scienziati hanno collegato la fonte dei detriti visibili alla presenza del corpo granitico nascosto sotto i ghiacci.

Le sue dimensioni – una larghezza stimata di circa 100 km e uno spessore di circa 7 km – denotano una presenza significativa al di sotto del ghiaccio, suggerendo che il letto roccioso abbia un’influenza maggiore di quanto si pensasse sul flusso del ghiacciaio sovrastante.

Cosa significa la scoperta per lo studio dei cambiamenti climatici

La scoperta di questo vasto corpo granitico sotto i ghiacci dell’Antartide occidentale fornisce importanti informazioni su una delle regioni dove lo scioglimento dei ghiacci è stato particolarmente rapido negli ultimi decenni.

La conoscenza della geologia sottostante aiuta infatti a migliorare i modelli di pressione e attrito al letto del ghiacciaio, elementi chiave per la comprensione di quanto velocemente il ghiaccio può scivolare verso il mare. La scoperta aiuta inoltre a perfezionare le stime sul contributo di questa regione all’innalzamento del livello globale dei mari, nonché a fornire dati geologici più solidi per studi che valuteranno la stabilità della  calotta antartica.

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