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Scoperta Alcyoneus, la più grande galassia di sempre: è un “mostro” di 16,3 milioni di anni luce

Grazie al potente radiotelescopio LOFAR è stata scoperta la più grande galassia di sempre. Chiamata Alcyoneus, si estende per 16,3 milioni di anni luce (5 Mpc)
A cura di Andrea Centini
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Credit: Oei et al., arXiv, 2022
Credit: Oei et al., arXiv, 2022

A 3 miliardi di anni luce dalla Terra è stata scoperta la più grande galassia mai identificata, un “mostro” con un'estensione di circa 5 megaparsec (Mpc), pari a 16,3 milioni di anni luce. Per rendersi conto delle dimensioni colossali di Alcyoneus, questo il nome stabilito dagli scienziati, basti pensare che la nostra galassia – la Via Lattea – ha un'estensione di appena 100mila anni luce. Ma c'è una differenza sostanziale tra una comune galassia e Alcyoneus: quest'ultima fa infatti parte della classe delle radiogalassie giganti, caratterizzate da un'emissione di onde radio sensibilmente superiore alle prime. Le loro dimensioni sono dovute a getti e lobi colossali di plasma ionizzato, proiettati verso l'esterno – a velocità elevatissime – dal buco nero supermassiccio al centro della galassia ospite.

A scoprire la galassia più grande mai individuata è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dei Paesi Bassi dell'Università di Leida, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Centre for Astrophysics Research dell'Università dell'Hertfordshire (Regno Unito), dell'Osservatorio di Parigi, dell'Università di Oxford, dell'Università di Amburgo (Germania) e del Dipartimento di Fisica ed Elettronica dell'Università di Rhodes (Sudafrica). I ricercatori, coordinati dal professor Martijn Oei, astronomo presso l'Osservatorio di Leida, hanno intercettato e descritto Alcyoneus grazie al grande radiotelescopio LOw Frequency ARray (LOFAR), basato su una rete interferometrica di circa 20.000 antenne radio dislocate in numerose nazioni europee.

Dalle analisi delle immagini, “ripulite” da sorgenti radio compatte che potevano interferire con le osservazioni, hanno determinato che i lobi e i getti sparati nucleo galattico attivo al centro di Alcyoneus coprono la stratosferica distanza di 5 megaparsec. “Abbiamo scoperto qual è in proiezione la più grande struttura conosciuta realizzata da una singola galassia: una gigantesca radiogalassia con una lunghezza propria prevista [di] 4,99 ± 0,04 megaparsec. La vera lunghezza propria è almeno 5,04 ± 0,05 megaparsec”, hanno scritto gli autori dello studio.

I lobi di Alcyoneus. Credit: Oei et al., arXiv, 2022
I lobi di Alcyoneus. Credit: Oei et al., arXiv, 2022

Grazie al progetto Sloan Digital Sky Survey o SDSS, che si basa su un telescopio ottico da 2,5 metri sito in New Mexico, il professor Oei e i colleghi hanno determinato che la galassia ospite ha nel suo cuore un buco nero supermassiccio da 400 milioni di masse solari. È molto più massiccio di Sagittarius A*, il buco nero al centro della Via Lattea (da 4 milioni di masse solari), ma rientra nella media delle radiogalassie giganti. Dunque come ha fatto Alcyoneus a raggiungere dimensioni così colossali, se le dimensioni dei buchi neri non sembrano giocare un ruolo? Secondo i ricercatori la super galassia potrebbe essere cresciuta in un'area dello spazio meno densa delle altre, permettendo la notevole estensione dei radiolobi. Ma si tratta solo di speculazioni; ciò che che è certo è che Alcyoneus non ha ancora smesso di crescere. I dettagli della ricerca “The discovery of a radio galaxy of at least 5 Mpc” sono stati caricati sul database online ArXiv, in attesa della revisione fra pari e la pubblicazione su una rivista scientifica.

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